Un piano straordinario per aumentare il numero delle visite sportive legate al “Return to play” (ritorno all’attività sportiva).

A chiederlo, in un’interrogazione, sono Pd e Lista Bonaccini a firma dei consiglieri Giuseppe Paruolo e Stefania Bondavalli (primi firmatari), Marco Fabbri, Francesca Maletti, Lia Montalti, Andrea Costa, Palma Costi, Marcella Zappaterra, Massimo Bulbi, Manuela Rontini, Pasquale Gerace, Marilena Pillati, Luca Sabattini, Matteo Daffadà.

I consiglieri ricordano come “la visita di medicina dello sport comporta un costo e può quindi costituire, come avviene per tamponi e mascherine, un fattore di difficoltà per le famiglie,
soprattutto quelle con più di un figlio che pratica sport. C’è la necessità di garantire la pratica sportiva, soprattutto per gli adolescenti, in un tempo di pandemia non ancora concluso, adeguando tempestivamente il rilascio del certificato ‘Return to Play’ all’evolversi dell’epidemia e soprattutto
riducendo i tempi di attesa per effettuare la visita medica e ad oggi non si riesce a far fronte alla richiesta di visite mediche agonistiche in tempi adeguati. Nella situazione attuale, infatti, i tempi di attesa per effettuare la visita presso il sistema sanitario risultano significativamente lunghi – anche come conseguenza dello spostamento del personale sanitario sull’emergenza Covid  non solo presso il pubblico, ma anche presso strutture sanitarie private”.

Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla Giunta “se non ritenga necessario prevedere un piano straordinario per l’aumento delle prestazioni di visite sportive connesse al Return to play e al rinnovo di certificati di idoneità alla pratica sportiva temporalmente scaduti presso centri AUSL con
modalità di prenotazione agili, in modo tale da garantire agli atleti e alle atlete un rapido rientro all’attività sportiva; se non ritenga necessario, in questo piano straordinario, dare priorità a bambini e adolescenti, per limitare al massimo fenomeni di abbandono dell’attività sportiva, già accresciuti durante la pandemia”.

Pd e Lista Bonaccini chiedono inoltre all’amministrazione regionale “se non ritenga opportuno che la nuova visita prevista dal Return to play possa costituire una certificazione della validità di un anno, essendo a tutti gli effetti una nuova visita sportiva e non semplicemente una proroga del certificato agonistico in corso di validità, in modo tale da ridurre la ripetizione di prestazioni in scadenza nel giro di poco tempo. Tale visita sarebbe da effettuare non necessariamente presso lo stesso medico che aveva certificato in precedenza l’idoneità sportiva”.

A seguire un altro dettagliato elenco di richieste all’amministrazione regionale: “individuare (e in quali tempi) soluzioni che possano aumentare l’offerta di prestazioni di visite mediche sportive, quali ad esempio un ampliamento degli orari dell’attività ambulatoriale, con incentivi al personale medico, infermieristico e amministrativo di supporto; un eventuale supporto dei cardiologi ai medici sportivi per fare elettrocardiogramma da sforzo; un ampliamento dell’offerta di visite medico sportive con il privato convenzionato; la possibilità di effettuare visite medicho-sportive in libera professione calmierate, ovvero con prezzi maggiormente accessibili; cosa intenda fare a proposito degli atleti non agonisti”