Dopo anni di segnalazioni, interrogazioni e rinvii, il Voltone Savini e la fontana di piazza del Popolo saranno finalmente restaurati. L’intervento, annunciato dalla Giunta comunale, prevede un investimento complessivo di 200mila euro e l’avvio dei lavori nel corso del 2026, con conclusione entro la primavera del 2027.
A riportare l’attenzione sul tema era stato, già il 30 luglio 2022, Gianfranco Spadoni, vicepresidente di Lista per Ravenna, denunciando lo stato di abbandono del passaggio coperto tra piazza del Popolo e piazza XX Settembre, all’interno di Palazzo Merlato. Pochi mesi dopo, il 14 settembre, la questione approdò in Consiglio comunale con un’interrogazione dal titolo eloquente: “Vergogna monumentale nel Palazzo del Comune. Voltone Savini nell’indecenza”.
Il voltone, decorato nel 1883 dal ravennate Gaetano Savini – artista, cartografo, storico e archeologo scomparso nel 1917 – versava da tempo in condizioni critiche: affreschi deteriorati, muffe, scrostature, sporcizia diffusa e presenza di piccioni avevano trasformato un luogo di pregio storico e artistico in uno spazio indecoroso, nel cuore della città.
Nel dicembre 2022 l’allora assessora ai Lavori pubblici annunciò l’approvazione del progetto di restauro, per un importo iniziale di 110mila euro. Il progetto definitivo-esecutivo venne effettivamente approvato dalla Giunta a fine anno, ma l’intervento non partì mai, senza che venissero fornite spiegazioni ufficiali. L’opera fu così rinviata e inserita nei successivi piani degli investimenti.
La svolta è arrivata solo il 5 dicembre scorso, quando la Giunta Barattoni ha comunicato l’approvazione di un nuovo progetto esecutivo, accompagnato da un finanziamento più consistente. Il restauro interesserà non solo il Voltone Savini, ma anche la storica fontana di piazza del Popolo, memoria di un antico pozzo di epoca veneziana, da tempo anch’essa in condizioni di forte degrado.
Nel novembre 2025 il Comune ha incaricato i tecnici del servizio Edilizia pubblica della redazione del progetto, nominando responsabile unico del procedimento l’architetta Sara Bacchini, responsabile dell’unità organizzativa Edifici vincolati. Un passaggio che Lista per Ravenna considera coerente con le richieste avanzate già nel 2022, quando si chiedeva un coinvolgimento diretto degli uffici competenti e della Soprintendenza.
Il cronoprogramma dei lavori, non indicato nella delibera di Giunta, è stato chiarito successivamente: l’avvio del cantiere è previsto entro il 2026, con una durata stimata di 180 giorni. La conclusione, salvo ulteriori rinvii, dovrebbe avvenire entro la primavera del 2027.
«Dopo troppe promesse mancate – sottolineano da Lista per Ravenna – vigileremo attentamente sull’attuazione degli interventi, questa volta con maggiore fiducia, ma senza abbassare la guardia».

























































