Alessandro Vitali, dirigente comunale del Popolo della Famiglia a Faenza, interviene nel merito della questione qualità dell’aria: “È da diverse settimane che i dati relativi alla qualità dell’aria nella Provincia di Ravenna hanno raggiunto livelli preoccupanti. Consultando infatti il portale Arpae è possibile notare come il livello del particolato atmosferico PM10 sia sopra i limiti consentiti.

Questo è indubbiamente un campanello di allarme, sintomo evidentemente di una politica green mai veramente affrontata per ora a livello nazionale, tantomeno a livello locale.

Se l’emergenza c’è e si tocca con mano, leggendo le linee guida del Piano aria integrato regionale, è altrettanto evidente la presa in giro: se infatti anche la classica grigliata di carne, barbecue, è considerato un fattore da tenere sotto controllo, ne viene infatti posto il divieto, allora siamo di fronte l’ennesima ordinanza che risolve ben poco.

Sulla qualità dell’aria incidono i grandi gruppi industriali, il traffico e la capacità delle amministrazioni di tutelare i grandi polmoni verdi delle città.

Controllo delle attività industriali, miglioramento del servizio di trasporto pubblico e allargamento delle aree verdi e di alberi; questo deve essere il punto di partenza.

Invece, guardando a Faenza, riscontriamo un servizio trasporto pubblico migliorabile, considerando che le periferie sono pressoché abbandonate con pochissime corse, costringendo i cittadini a spostarsi con i propri mezzi. Anche le grandi aree verdi, vedi Orto della Ghilana, sono vittime di scelte illogiche dettate dal profitto, trasformate in aree residenziali.

I grandi gruppi industriali sembrano inoltre essere trasparenti a certe analisi e certi controlli.

Leggere dunque di barbecue vietati pare una offesa alla intelligenza dei cittadini.

Non è di certo una grigliata a fare la differenza, è solo fumo negli occhi!.”