Con gli ulteriori provvedimenti restrittivi introdotti sull’emergenza sanitaria del coronavirus, si spera di invertire la tendenza nella diffusione dell’epidemia: ma la sconfitta del virus dipenderà dal comportamento collettivo, anche in provincia di Ravenna. Per questo Roberto Fagnani, coordinatore provinciale di Italia Viva, rivolge “un grande plauso ai nostri cittadini ravennati che, con grande senso di responsabilità, stanno rispettando (salvo qualche residuale singolo indisciplinato) con scrupolo e dedizione le norme emanate dalle autorità locali, regionali e nazionali”.
Tuttavia la battaglia non è ancora vinta. “Siamo fiduciosi nella scienza e nelle nostre equipe di esperti sanitari -afferma il coordinatore provinciale di Italia Viva, Roberto Fagnani -, che stanno lavorando in stretta collaborazione con i colleghi di altri Paesi per fronteggiare il virus. Siamo soprattutto fiduciosi e grati a tutto il personale del nostro sistema sanitario: donne e uomini che si stanno battendo come leoni contro questo virus”.
“Dobbiamo ringraziare anche i tanti concittadini – afferma Fagnani, che è anche assessore del Comune di Ravenna – che stanno lavorando per garantirci i servizi essenziali, e a quei lavoratori che lavorano da casa con lo smart working, sul quale sarei favorevole che anche in futuro, superata la fase del coronavirus sia una forma di lavoro, da utilizzare sempre più, per aumentare la qualità della vita, per limitare il traffico delle città e contribuire a risanare l’ambiente”.
Fagnani e Italia Viva Ravenna rivolgono anche un appello a tutte le forze economiche, sindacali e sociali della provincia. “Dobbiamo pensare fin da adesso a come far ripartire il Paese e il nostro territorio e lo dobbiamo fare insieme – afferma -, superando inutili e dannose polemiche fra organizzazioni sindacali e associazioni datgoriali, fra Regioni e Governo. Vanno ascoltate, e ci impegneremo a farlo attraverso i nostri parlamentari, le istanze che prevengono dalle categorie economiche e dal mondo del lavoro. Perchè sappiamo che bisogna fare di più, per dare più risposte a mondi non adeguatamente ‘coperti’ dalle misure adottate”.
“Nella conversione in legge del Decreto, occorre che il Parlamento vada a migliorare e a integrare, in termini di risorse, la platea dei percettori – aggiunge Fagnani – Ma gli aiuti non devono essere a pioggia, occorre valutare nel merito la qualità, evitando di appesantire con nuova burocrazia le misure messe in campo”.
“Italia Viva è impegnata a proporre una serie di modifiche – conclude Fagnani – per dare risposte ancora più concrete ed efficaci a famiglie e imprese e a far sì che, forti anche del supporto che finalmente le istituzioni europee hanno messo in campo senza indugi, si possano porre le basi non solo per vincere l’emergenza sanitaria, per una ripartenza economica che dovrà essere rapida e inclusiva”.