I Carabinieri della provincia di Ravenna hanno celebrato nella mattinata di venerdì 21 novembre la patrona Virgo Fidelis. Alla cerimonia hanno partecipato le massime autorità civili e militari della Provincia, tra cui il Prefetto, Raffaele Ricciardi, Antonella Guidomei in rappresentanza del Tribunale di Ravenna, il  Procuratore della Repubblica, Daniele Barberini, una nutrita rappresentanza dei Carabinieri di Ravenna e dei Reparti Speciali con relativi familiari, una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Carabinieri – Sezione di Ravenna, del relativo Gruppo di Volontariato e dell’Associazione Nazionale Carabinieri Forestali, nonché i congiunti dei militari caduti, le vedove e gli orfani assistiti dall’O.N.A.O.M.A.C..

Al termine della cerimonia, il Comandante Provinciale, Col. Andrea Lachi, nel ringraziare i presenti per aver dato lustro all’evento, si è soffermato sui valori etici che contraddistinguono ogni Carabiniere per l’alto senso del dovere e del servizio a favore di tutta la comunità, sentimenti che lo accompagnano sia per l’intero periodo trascorso nell’Arma dei Carabinieri sia al termine del servizio attivo.

La ricorrenza odierna coincide con la “Giornata dell’Orfano”, primi destinatari del dolore per le gravi perdite, ai quali i Carabinieri rivolgono un deferente ossequio e l’84° Anniversario della “Battaglia di Culqualber”, dove il I° Battaglione Carabinieri e Zaptiè, il 21 novembre 1941, in terra d’Africa Orientale, sosteneva un’eroica battaglia per la difesa del caposaldo ritenuto di vitale importanza, divenendo artefici di epica resistenza, fino all’estremo sacrificio.

Per la battaglia alla Bandiera dell’Arma fu conferita la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare.

CENNI STORICI SULLA VIRGO FIDELIS

Il titolo “Virgo Fidelis” che esprime in tutto significato della vita di Maria e della Sua missione di Madre e di Corredentrice del genere umano affidataLe da Dio, non ha mai avuto una risonanza universale e un culto particolare nella chiesa. Nella liturgia infatti non esiste una speciale festa. Il merito maggiore della diffusione e dell’affermazione del culto alla “Vergine Fedele” è della “Benemerita e Fedelissima” Arma dei Carabinieri d’Italia.

Nell’Arma, il culto alla “Virgo Fidelis” iniziò subito dopo l’ultimo conflitto mondiale per iniziativa di S.E. Mons. Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone, Ordinario Militare d’Italia, e di P. Apolloni S.J., Cappellano Militare Capo.

Lo stesso Comandante Generale prese a cuore l’iniziativa e bandì un concorso artistico per un’opera che raffigurasse la Vergine, Patrona dei Carabinieri.
Lo scultore architetto, Giuliano LEONARDI, rappresentò la Vergine in atteggiamento raccolto mentre, alla luce di una lampada, legge in un libro le parole profetiche dell’Apocalisse: “Sii fedele sino alla morte” (Apoc.2,10).

La scelta della Madonna “Virgo Fidelis”, come celeste Patrona dell’Arma, è indubbiamente ispirata alla fedeltà che, propria di ogni soldato che serve la Patria, è caratteristica dell’Arma dei Carabinieri che ha per motto: “Nei secoli fedele”.
L’8 dicembre 1949, Sua Santità Pio XII, accogliendo l’istanza di S.E. Mons. Carlo Alberto di Cavallerleone, proclamava ufficialmente Maria “Virgo Fidelis Patrona dei Carabinieri”, fissando la celebrazione della festa il 21 novembre, in concomitanza della presentazione di Maria Vergine al Tempio.