“Ritenendo che una situazione di tale gravità debba essere oggetto di comunicazioni tempestive e trasparenti anche da parte del Sindaco Michele de Pascale, non fosse altro che per il fatto che la Pallavicini Baronio gode di contributi comunali, abbiamo posto al Sindaco Michele de Pascale un question time. Purtroppo, oltre a non aver potuto discutere direttamente con il Sindaco la nostra domanda, abbiamo dovuto attendere ben 10 giorni per ricevere una risposta scritta, peraltro firmata da AUSL e non da lui” continua Verlicchi.
“Al di là dell’aspetto economico relativo al sopracitato contributo comunale a favore di questa CRA, ciò che riteniamo prevalente in questa drammatica situazione é l’aspetto umano. Si parla di persone, ospiti ed operatori le cui vite sono esposte a gravi rischi, e dei loro famigliari. E davanti alle preoccupazioni di chi in questa struttura é ospitato o vi lavora così come dei relativi affetti, riteniamo estremamente grave che il Sindaco Michele de Pascale non abbia speso una parola” dichiara Veronica Verlicchi.
“Non un messaggio pubblico, non una comunicazione istituzionale a rassicurare i ravennati coinvolti, ad informare riguardo a quanto sta accadendo e alle misure intraprese per contrastare la veloce diffusione del Covid-19 nella Pallavicini Baronio. De Pascale, o meglio la sua segreteria si é limitata a girare all’Ausl la nostra interrogazione e a rigirare a noi, peraltro con notevole ritardo, la risposta dell’Azienda Sanitaria” continua Verlicchi.
“Forse Michele de Pascale pensa che sia sufficiente qualche diretta social con i referenti di AUSL Romagna, ma si sbaglia di grosso. Davanti ad una pandemia che non solo ha frantumato la nostra economia ma che sta intaccando anche i rapporti umani e lo spirito di tanti ravennati, un Sindaco deve mostrarsi vicino ai propri cittadini e non solo dietro uno schermo video a snocciolare notizie come fosse un mezzo busto da Tg” conclude Veronica Verlicchi.