Si è svolto a Formia nel corso della passata settimana il Campionato Europeo Juniores 420, manifestazione che ha contato sulla presenza di un nutrito numero di partecipanti ma che ha dovuto negoziare il suo procedere con venti in prevalenza debolissimi e con temperature decisamente elevate.

A imporsi, nella classifica Under 19, sono stati i francesi Ange Delerce e Timothee Rossi mentre tra gli Under 17, impegnati in otto prove contro le nove dei più grandi, il successo non è sfuggito alle spagnole Jaime Ayarza e Mariano Hernandez.

Gli equipaggi del Circolo Velico Ravennate hanno faticato a emergere dalla flotta e hanno chiuso la loro partecipazione lontano dalle posizioni di testa: tra gli Under 19 i migliori sono stati Nina Ivaldi e Andrea Brandolini, che si sono dovuti accontentare di una piazza oltre la cinquantesima posizione.

Non possiamo nascondere che ci aspettavamo qualcosa di meglio dal punto di vista dei risultati: sapevamo di non poter cullare particolari aspettative, vista la poca esperienza dei nostri binomi, ma essendo una delle squadre più numerose potevamo puntare a qualche acuto – spiega Stefano Marchetti, coach tra i più apprezzati della classe 420, in forza al Circolo Velico Ravennate –  Certo, condizioni meteo più solide ci avrebbero aiutato ad esprimerci al meglio, ma bisogna ammettere che alla fine il bilancio rispecchia quella che è stata la nostra preparazione: non siamo giunti al top a causa di tutti i problemi legati alla pandemia. Basti pensare che, per nostra decisone interna, nelle due settimane precedenti le regate valide per la ranking list non facevamo allenamento per evitare contatti tra noi e gli atleti e alla fine queste ore navigate in meno si sono viste. E’ stata una scelta obbligata, dettata proprio dal fatto di avere un team composto da cinque equipaggi, quindi da un nutrito numero di persone“.

Andando nello specifico devo dire che i giovani, gli Under 17, sono andati meglio: Camilla Ivaldi con Gregorio Penso e Giacomo Guardigli con Lorenzo Ricci si sono guadagnati un piazzamento verso la metà della classifica e nell’unico giorno con vento sopra i 10 nodi hanno fatto registrare prestazioni in top ten. Sottolineo nuovamente che il nostro percorso di avvicinamento non era teso ad avere equipaggi al vertice della classifica e la nostra presenza a Formia è servita per far maturare esperienza ai nostri ragazzi che, terminate le vacanze, inizieranno a concentrarsi sul Campionato Italiano, dove penso potremmo dire la nostra