“In questi giorni sulla stampa locale è apparsa la notizia dell’esistenza di un gruppo whatsapp in cui circa 80 imprenditori del settore turistico e della ristorazione si scambiano valutazioni su chi presenta domanda di lavoro con tanto di stelline, da una a cinque, sulla falsariga dei noti siti di recensione on line.

A parte i dubbi sulla legittimità dell’iniziativa in tema di privacy e la scelta, oserei dire quantomeno di cattivo gusto, di usare le STELLINE per dare i giudizi equiparando i LOCALI alle PERSONE, una volta tanto vogliamo seguire questi innovatori della selezione del personale e annunciare che da domani sarà aperta la chat IMPRENDITORI del settore Turistico e della Ristorazione.

I lavoratori e le lavoratrici del settore potranno così scambiarsi i nomi delle aziende che garantiscono posti di lavoro dignitosi, stipendi adeguati e applicazione integrale delle Leggi e dei Contratti Nazionali di Lavoro.

Dall’altra parte daremo voce anche chi vorrà denunciare sfruttamento, lavoro nero o grigio, assunzioni a part time che nascondono rapporti di lavoro a tempo pieno con metà dello stipendio fuori busta e conseguente evasione contributiva, riposi di legge saltati per mesi, straordinari non pagati e condizioni di lavoro e retribuzioni, in molti casi, da terzo mondo.

La UIL di Ravenna, per dare sostegno e attuazione alla campagna della UIL nazionale di sensibilizzazione “NO AI LAVORATORI FANTASMA”, ha formulato un questionario anonimo sul proprio sito WWW.UIL-RAVENNA.IT , volto ad indagare le forme di precariato nel territorio provinciale, tenendo anche conto di come questa condizione incida sulla vita e sul benessere delle lavoratrici e dei lavoratori.

Al termine del sondaggio sarà inoltre possibile lasciare una testimonianza in forma anonima e prendere contatto con i funzionari sindacali per il supporto contrattuale ed, eventualmente, vertenziale.

Abbiamo bisogno delle voci delle lavoratrici e dei lavoratori per poter poi rilanciare le opportune proposte politico-sindacali per limitare l’abuso di forme di lavoro precario.”

Il Segretario Generale UIL
Carlo Sama