“In questi giorni sulla stampa locale abbiamo assistito ad un dibattito acceso tra le varie associazioni di rappresentanza dove le varie anime dell’imprenditoria turistica cervese si sono accapigliate in una sorta di “tutti contro tutti” in merito alle varie ordinanze emanate dall’amministrazione comunale.
La UIL, in qualità di rappresentante di centinaia di lavoratrici e lavoratori del settore è più interessata a dibattere di qualità e organizzazione del lavoro, di stipendi dignitosi e applicazione integrale delle Leggi e dei Contratti Nazionali di Lavoro.
Occorre chiedere maggiore impegno ai datori di lavoro perché offrano posti di lavoro dignitosi.
L’offerta turistica di un territorio non è fatta solo di cose da vedere, alberghi di livello, buon cibo e feste in spiaggia, ma anche di accoglienza e professionalità che solo un personale soddisfatto può garantire.
Se non garantiamo orari di lavoro sostenibili, formazione professionale continua e retribuzioni adeguate non riusciremo a riportare interesse verso il lavoro stagionale e fornire un servizio di qualità.
E’ inoltre necessaria una revisione del sostegno al reddito (Naspi) per i lavoratori stagionali che preveda la copertura integrale dei periodi dell’anno non lavorati per garantire prospettive certe a chi decide di intraprendere una attività di lavoro stagionale.
Gli imprenditori e le loro associazioni di rappresentanza troveranno nella UIL un interlocutore attento e propositivo su questi aspetti e non su battaglie di retroguardia.”
























































