“Una nuova tegola, anzi una pigna, cade sulla testa del Sindaco Michele de Pascale: Arpae ha bocciato senza appello, il progetto del nuovo Polo dell’infanzia che la Giunta vuole realizzare in Via Vicoli” afferma Veronica Verlicchi, capogruppo della lista civica La Pigna. 

“Arpae scrive, infatti, a conclusione del parere datato 2 novembre e sviluppato in poco più di 5 pagine fitte di critiche e contrarietà dettagliatamente motivate, indirizzato agli ingegneri Luca Leonelli e Marchetti dell’area Infrastrutture Civili del nostro Comune: “Per le motivazioni sopra esposte e per il persistere di carenza documentale comprensibile, data l’oggettiva difficoltà a rendere compatibile la zona individuata con un’area particolarmente protetta qual’è una scuola il parere Arpae, seppur non vincolante, non può essere favorevole” continua Verlicchi. 

“L’area delle Infrastrutture Civili del Comune di Ravenna colleziona così l’ennesima figuraccia, dopo lo stop forzato all’inutile e costosissimo Palazzetto della Arti e dello Sport e l’ulteriore fermo dei lavori di realizzazione degli uffici comunali di via Brunelleschi (entrambi causati dall’interdittiva antimafia comminata nel giugno 2020 dal Prefetto di Napoli alla ditta esecutrice). Il parere di Arpae stronca tutte le analisi e le prove presentate dai tecnici del Comune” afferma Veronica Verlicchi. 

“Di seguito, citiamo solo alcune delle critiche gravissime, sulla documentazione prodotta dal Comune di Ravenna. Per quanto riguarda le valutazioni di impatto acustico, secondo Arpae le stesse – incredibilmente – non seguono le norme Uni 11143-1 e cioè il metodo per la stima dell’impatto e del clima acustico. Critiche, inoltre, vengono profuse da Arpae sulla sostituzione del manto stradale di via Saragat con manto fonoassorbente, la cui efficacia é limitata a 5 anni con ovvia e progressiva riduzione della stessa. Altre contestazioni, poi, piovono sull’assenza della scheda tecnica del materiale scelto. E ancora. La fascia verde indicata dal Comune per l’attenuazione del rumore di per se già scarsamente efficace, manca addirittura dell’indicazione dello spessore, della densità e del tipo di essenze arboree utilizzate” prosegue La Pigna. 

“Per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico, non essendo mai state posizionate centraline di monitoraggio o stazioni mobili di laboratorio nell’area in cui si prevede la costruzione del Polo dell’infanzia 0-6 anni, non si può escludere con certezza l’assenza dello stesso. Per Arpae, essendo il plesso scolastico previsto a soli 200 metri dalla SS16 (in cui transitano oltre 10 milioni di veicoli all’anno di cui 2 milioni di veicoli pesanti), ad appena 70 metri da Viale Saragat (in cui transitano 6 milioni di veicoli all’anno di cui 4,8 milioni in periodo diurno) e a poco più di 600 metri da una zona artigianale con aziende che trattano e stoccano rifiuti liquidi anche pericolosi, é prevedibile che la qualità dell’aria sia similare a quella rilevata dalla stazione di controllo posizionata in via Zalamella e che quasi quotidianamente registra il superamento dei valori per le polveri PM10 ed i valori più alti di biossido di azoto” dichiara Verlicchi. 

“Le osservazioni e le critiche di Arpae sull’inquinamento elettromagnetico sono massacranti. La presenza del metanodotto SNAM, infatti, impone una distanza di almeno 10 metri e la presenza di una linea elettrica Enel (area di media tensione) prevede una distanza di almeno 4 metri.  Per la normativa vigente in presenza di tali impianti non è consentita alcuna destinazione di edifici ad uso residenziale, scolastico, sanitario, che preveda una permanenza non inferiore a 4 ore giornaliere. E non ultimo, una parte del giardino della scuola dovrebbe essere interdetta al gioco dei bambini, poiché all’interno della fascia di rispetto dell’elettodotto” continua Veronica Verlicchi. 

“Secondo Arpae il Comune di Ravenna non ha fatto alcun riferimento all’interramento della suddetta linea, che costruisce “un vincolo inderogabile per la realizzazione della scuola.” E’ evidente che il Comune poteva evitare molte delle giuste osservazioni di Arpae, semplicemente presentando una valutazione preventiva, scrupolosa e approfondita di tutti gli aspetti. Ora il Sindaco Michele de Pascale deve intervenire immediatamente per porre rimedio al pasticcio creato dai dirigenti dell’Area Infrastrutture Civili su un progetto che da anni é oggetto di contestazioni e di critiche e che doveva porre rimedio ad un precedente pasticcio. De Pascale come intende superare il parere negativo di Arpae? Lo comunichi ai ravennati con la chiarezza e la trasparenza richieste assurde un Sindaco” conclude Veronica Verlicchi.