Domenica 28 settembre alle 18, a Casa Guerrini a Sant’Alberto, si svolgerà la cerimonia di consegna del tradizionale Premio “Il Pesce di Legno”, giunto alla sua Sedicesima Edizione.
Il Premio, che si propone di assegnare annualmente un riconoscimento ai Santalbertesi che hanno reso onore al loro territorio, è articolato in due diverse categorie:
1) Il “Pesce di Legno” ai Santalbertesi di sempre,
2) Il “Pesce di Legno” ai Santalbertesi di oggi
I nominativi dei Santalbertesi premiati sono scelti da una Giuria costituita dai rappresentanti delle principali Associazioni Santalbertesi.
Il Premio è rappresentato da un’opera di Luigi Berardi, che ha preso spunto dalla omonima novella contenuta nella raccolta “Il Trecentonovelle” del poeta e scrittore medievale Franco Sacchetti. Creando per ogni edizione del Premio un’opera originale l’artista ha saputo compiere un’operazione di profilo culturale e allo stesso tempo conferito al Premio un prezioso valore artistico.
Per l’edizione 2025 la Giuria del Premio ha deciso di assegnare il “Pesce di Legno al Santalbertese di Sempre” a Ennio Tassinari.
Tassinari è stato un protagonista di primo piano e di grande valore nella recente storia del nostro Paese, sia durante la Guerra partigiana di Liberazione dai nazifascisti e successivamente, nell’opera di ricostruzione economica, sociale e politica di Sant’Alberto. Lo è stato nella sua vita di partigiano, vissuta in forma del tutto originale, come agente al Servizio segreto americano, l’OSS, tanto da essersi meritato diverse onorificenze del Senato Americano, ma anche la Cittadinanza onoraria del Comune di Fanano, per il contributo dato alla liberazione dei territori parmensi. Protagonista lo è stato poi nella sua Sant’Alberto, dove è ritornato una volta finita la guerra per non abbandonarla più, fino alla morte, avvenuta il 23 febbraio 2013. Il ricordo del ruolo avuto da Tassinari in questa seconda fase della propria vita è ancora ben impresso nella memoria di tutti i suoi concittadini: ricostruttore del tessuto economico e produttivo per il ruolo avuto nella Cooperativa CMCM e come dirigente del mondo Cooperativo; protagonista nella valorizzazione della vita sociale del Paese nella Società Operaia di Mutuo Soccorso e nella Fondazione della Casa di Riposo Zalambani; in prima linea nella vita politica, ma anche in quella culturale, con il grande sostegno dato alla nascita della Cooperativa Culturale “Un paese Vuole conoscersi”.
Per la categoria “Il Pesce di Legno al Santalbertese di oggi” il Premio 2025 è stato assegnato a Franco Gabici.
Laureato in fisica, Direttore del Planetario di Ravenna fino al 2008, storico Presidente del Comitato ravennate della Società Dante Alighieri, giornalista pubblicista, autore di articoli sulla realtà ravennate, storica ed attuale, che ne mostrano l’ampia cultura che possiede sulla vita della città, dimostrata anche dalla sua ampia bibliografia, come autore di una trentina di libri di storia locale. Nel 2007 gli è stato conferito il Premio Guidarello per il giornalismo d’autore e, nel 2019, ha vinto il Premio letterario Giovanni Comisso per il suo libro “Leo Longanesi: Una vita concorrente”.
La motivazione del Premio, però, non nasce solo come riconoscimento a quanto Gabici ha fatto come protagonista della vita culturale, storica e giornalistica per la città di Ravenna, ma soprattutto per quanto ha fatto e continua a fare per il paese di Sant’Alberto. A tale proposito tanti sono i suoi meriti: autore del volume “In omaggio a Francesco Talanti”; animatore e sostenitore della Cooperativa Culturale e, successivamente dell’Associazione Amici di Olindo Guerrini; ispiratore dello stesso Premio Pesce di Legno; ispiratore del programma e poi Coordinatore del Comitato Promotore delle Celebrazioni del “Centenario di Olindo Guerrini”. Tutto ciò ha reso Gabici, a pieno diritto, un Cittadino Onorario di Sant’Alberto.
La cerimonia di consegna sarà preseduta da Paolo Belletti e vedrà gli interventi di Luigi Berardi, di Giuseppe Masetti e di Claudia Giuliani.



























































