Non può far piacere, ovviamente, l’ennesimo caso emerso di irregolarità in case famiglia della nostra provincia e del nostro comune dopo dieci perquisizioni nei territori di Glorie di Mezzano, Campiano e Russi eseguite dalla Polizia Municipale. L’altra faccia della medaglia, altrettanto ovviamente, è apprezzare che sia comunque emerso. Così il Sindaco preferisce vedere il bicchiere mezzo pieno e si dichiara «Riconoscente e orgoglioso per l’ottimo lavoro della Polizia locale […] in alcune case di riposo del territorio. In questi anni sotto la guida del comandante Giacomini, la nostra polizia locale, oltre all’impegno nelle consuete importantissime funzioni di ordine pubblico, stradale, di viabilità e di vigilanza alle attività commerciali, si è distinta per attività complesse e di alto valore, come il contrasto ai maltrattamenti degli anziani o, come in questo caso, la lotta allo sfruttamento dei lavoratori e delle lavoratrici». Scelta comprensibile visto che il punto di vista del duo de Pascale/Fusignani sulla polizia locale era già stato messo in chiaro dal vicesindaco: «Chi ringrazia Giacomini, vuole dire che ringrazia me e il Sindaco, perché siamo la stessa cosa noi e la Polizia locale».

A parte il sottinteso autocompiacimento, però, vorremmo che il Sindaco rispondesse finalmente alla richiesta che gli abbiamo rivolto subito dopo il terribile rogo di Milano (“Non è un Paese per vecchi”, 10 luglio 2023); la stessa domanda che il Ministero della Salute aveva preannunciato. Gli abbiamo chiesto quanti e quali controlli siano stati eseguiti dagli enti preposti e se sia stato fatto tutto il possibile per garantire la sicurezza di chi si trova in queste strutture ed evitare il verificarsi di incidenti:

«Come Ravenna in Comune riteniamo fondamentale non ripetere gli errori del passato: accertare le responsabilità dopo che un evento si è verificato è essenziale ma non riporta in vita i morti. Chiediamo pertanto al Sindaco di rendere noti con urgenza gli esiti delle verifiche effettuate nelle strutture site nel Comune di Ravenna. La tutela delle persone in condizione di particolare fragilità è, come sempre, al centro degli interessi di Ravenna in Comune. Non dubitiamo lo sia anche per l’Amministrazione Comunale ma aspettiamo di ottenere un riscontro alla nostra richiesta prima di esprimere anche su questo un giudizio definitivo».

Non solo il Ministero ma anche la comunità ravennate ha diritto di sapere in quali condizioni le persone più fragili si trovano e di essere rassicurata sul livello di tutela prestato. Stiamo ancora aspettando.