La lettera del Sindaco Michele De Pascale, con la probabile elezione del nuovo membro del CdA del Parco del Delta, senza confronto fra gli enti e a discapito del territorio ravennate, conferma che la gestione ferrarese penalizza Ravenna e quindi la bontà della posizione assunta da tempo dal PRI circa la necessità di una gestione diretta delle nostre aree umide, attraverso la creazione di un Parco su base provinciale che esalti le peculiarità del nostro territorio.
Non si tratta di lotte di campanile, ma di una diversa conformazione dei luoghi del grande fiume rispetto a paludi costiere formatesi con l’avanzamento della linea di costa e la piantumazione nel corso dei secoli delle nostre pinete; un ambiente estremamente fragile che ha bisogno di interventi mirati e rapidi come la crisi dell’estate 2019 ha evidenziato; zone umide che devono la propria conservazione a fiumi con basso apporto idrico e ad acque spesso ricche di fertilizzanti.
La gestione diretta così come le azioni per rendere turisticamente fruibili e appetibili queste aree, sono diverse e richiedono un Ente, ribadiamo “leggero” dal punto di vista amministrativo che risponda alle esigenze del territorio. Nella contingenza come Partito Repubblicano siamo a fianco del Sindaco nella richiesta di un confronto prima dell’elezione del nuovo membro del CdA del Parco in sostituzione dell’ex Sindaco di Comacchio, Marco Fabbri, ma nel momento in cui la nostra proposta arriverà in Consiglio Comunale, cercheremo la convergenza di altre forze politiche perché il Parco ravennate divenga una realtà.