“Aderisco con convinzione alla petizione lanciata dal sindaco de Pascale a sostegno del progetto Agnes, l’hub di energia pulita al largo di Ravenna che, integrando eolico offshore, fotovoltaico galleggiante, idrogeno verde e batterie, si candida ad essere il più grande parco di energia rinnovabile offshore in Italia” così Ouidad Bakkali, deputata del Partito Democratico, a proposito della raccolta firme iniziata a Ravenna.

“Agnes rappresenta un’opportunità strategica unica per Ravenna e per l’Italia. Siamo un paese che ha bisogno di una rapida e ambiziosa transizione ecologica ma che ogni anno manca i proprio obiettivi climatici: a fronte degli 8-10 GW annui necessari per raggiungere gli obiettivi fissati per il 2030, nel 2022 abbiamo installato poco più di 3 GW di rinnovabili. Non è un segreto che la causa principale siano le lungaggini burocratiche che trasformano gli iter autorizzativi in infiniti percorsi ad ostacoli. Ci sono progetti che nascono e muoiono in attesa di una risposta da una delle mille entità coinvolte in un processo che può durare anni.

È per questo motivo che Ravenna e l’Emilia-Romagna hanno a lungo chiesto che Agnes, un impianto da 700 MW di capacità installata progettato in piena armonia con i bisogni del territorio, godesse della stessa procedura straordinaria garantita al rigassificatore, per il quale è stata creata una struttura commissariale che ha permesso la conclusione dell’iter in un tempo record di 120 giorni.

Non solo Roma non ha accolto questa richiesta, ma il Decreto Energia appena approvato dal Governo Meloni e ora in esame alla Camera reitera questa scelta, qualificando come “interventi strategici di pubblica utilità, indifferibili e urgenti” non gli impianti di energia rinnovabile, bensì i rigassificatori onshore di Porto Empedocle e Gioia Tauro.

Non solo, in una mossa che rivela ancora una volta la cultura negazionista che tanto prospera nella destra italiana, hanno nascosto in un decreto-legge il cui titolo recita “promozione del ricorso alle fonti rinnovabili di energia” una tassa nascosta proprio sulle fonti di energia pulita di cui il nostro Paese ha così tanto bisogno.

Noi, invece, nella necessità di contrastare la crisi climatica ci crediamo davvero. Serve un dispiegamento massiccio delle energie rinnovabili e l’approvazione del progetto Agnes non può più aspettare. Per questo invito tutte e tutti a firmare la petizione “Sì all’eolico e al fotovoltaico offshore in Romagna”, una mobilitazione che parte dalla Romagna ma parla all’Italia”.