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“Uno dei temi che la prossima Giunta comunale ritengo debba affrontare è quello riguardante la sosta delle auto nel  centro storico adottare alcuni miglioramenti al servizio di trasporto pubblico a favore del turismo – afferma Daniele Perini capolista di Ama Ravenna-. Il numero delle auto parcheggiate nelle vie e  nelle Ztl del cuore della città è eccessivo e, tra l’altro, limita la visibilità e la fruizione dei monumenti Unesco. Ad esempio, piazza Arcivescovado è quotidianamente costellata di auto in sosta e in transito, non va bene.  Fermo restando il diritto alla sosta in centro ai residenti autorizzati, delle auto elettriche e delle persone con disabilità, occorre potenziare e agevolare l’utilizzo dei parcheggi pubblici e privati sia all’interno del perimetro  del centro storico che quelli situati più all’esterno.

Ben venga il progetto annunciato da Azimut, due anni fa, di costruire il piano sopraelevato nel parcheggio di via De Gasperi portandolo a 140 posti, ma non sarà sufficiente. Nell’impossibilità, per le caratteristiche del suolo ravennate, di realizzare aree di sosta interrate, il raddoppio mediante innalzamento di altri parcheggi come quelli di Porta Serrata, via Rasponi, e di altri pubblici e privati, potrebbe essere un modo per rendere il nostro salotto cittadino più attrattivo e alla portata di tutti. Così come un piano sopraelevato di piazzale Natalina Vacchi, gratuito e attualmente sempre al completo poiché al servizio dell’utenza di Cmp, Ospedale e camera mortuaria, potrebbe rappresentare  una valida soluzione anche per chi deve recarsi nel centro storico per diverse ore e per i turisti che potrebbero a loro volta usufruire di servizio di navetta elettrica a pagamento per raggiungere il centro. Per questi ultimi si può prevedere una scontistica da concordare con le strutture recettive che li ospitano.

Ampliare l’offerta di sosta in questo modo sono convinto che possa cambiare la percezione negativa della ricerca del parcheggio in centro. Attualmente c’è chi, pur desiderando di frequentarlo, è portato a  privilegiare altri luoghi dove tale problema non sussiste.

In ordine ai trasporti pubblici mi limiterò a fare due proposte: la prima riguarda le fermate a ridosso dei principali monumenti, a favore di turisti, ricorrendo al nome del monumento stesso per segnalare la fermata. Ad esempio: fermata Tomba di Dante, oppure fermata Mausoleo di Teodorico e via di seguito. L’altra proposta è quella di aumentare anche con mezzi più piccoli e veloci il servizio bus diretto a Classe dove basilica e museo richiamano un sempre più alto numero di turisti”.