“Il Comune ha concluso l’iter per un nuovo impianto di telefonia mobile richiesto da Iliad da installare in uno spazio verde di proprietà comunale in via Randi a pochi metri dall’ospedale. L’impianto composto da un palo poligonale alto 30 metri con 6 antenne e 3 parabole, come noto, non è soggetto di valutazione autorizzativa del Comune in quanto è considerata opera di privato ma di pubblica utilità. Tuttavia l’amministrazione comunale potrebbe avanzare suggerimenti e indicazioni al richiedente circa l’ ubicazione del traliccio al fine di poter individuare aree meno impattanti rispetto a quelle in prossimità di scuole o ospedali, come nel caso in oggetto. Lo stesso Consiglio di Stato in materia di elettromagnetismo riconosce ai Comuni la legittimità di una regolamentazione e di una pianificazione anche in termini di zonizzazione del territorio al fine di individuare, appunto, aree preferibili per la localizzazione degli impianti. Il nuovo traliccio che sorgerà nell’area che divide la careggiata di viale Randi vicino a via Redipuglia obiettivamente non mi pare rappresenti la scelta ottimale anche sotto il profilo dell’impatto su una strada importante di accesso alla città, e, come si diceva, collocata nelle immediate adiacenze dell’ospedale. Oltretutto l’impianto in oggetto fa il paio con l’esistente traliccio Telecom sempre a ridosso dell’area ospedaliera. Ossia a pochi metri di distanza ben due antenne di telefonia mobile. Stupisce, peraltro che le valutazioni dei citati enti di aviazione civile in ordine ai possibili ostacoli e pericoli alla navigazione aerea considerata la breve distanza dall’elisoccorso Usl, abbiano espresso il loro nulla osta. Proprio alla luce di questi interrogativi, appare singolare che il Consiglio territoriale 2 di Ravenna sia stato chiamato ad esprimere il parere quando ancora l’istruttoria non era stata conclusa dopodiché nessun altro coinvolgimento e l’avvio dei lavori.”