“Questo pomeriggio il candidato sindaco Nicola Grandi ha fatto visita al dormitorio “Il Re di Girgenti”: l’incontro ha rappresentato un momento toccante e di profonda riflessione sulle mutate esigenze delle persone in difficoltà e su come il Comune possa intervenire per migliorare i servizi offerti.
“Il Re di Girgenti” offre 21 posti letto, ma svolge anche un’azione sociale ben più ampia, offrendo pasti caldi e docce in loco e distribuendo sportine alimentari a chi ne ha bisogno. Attualmente, il dormitorio ospita 21 persone ogni notte e supporta 50 famiglie ogni settimana. “Ho ascoltato con grande attenzione le testimonianze di Carla, responsabile del centro, e di Giorgio, volontario presente praticamente H24. È stato quasi commovente rendersi conto di quanto questa struttura sia diventata un punto di riferimento essenziale per molte persone”, ha dichiarato il candidato sindaco della coalizione di centro-destra che comprende Fratelli d’Italia, Forza Italia e la lista civica Viva Ravenna.
Uno dei temi centrali affrontati durante la visita è stato il cambiamento delle necessità di chi si rivolge alla struttura: se in passato il dormitorio accoglieva persone per brevi periodi, oggi il bisogno di permanenze più lunghe è sempre più frequente. “Ci sono persone che necessitano anche di oltre sei mesi prima di riuscire a reinserirsi nella società. Questo ci porta a una riflessione: come amministrazione dobbiamo ampliare le soluzioni disponibili, senza creare un’attrazione indiscriminata, ma garantendo risposte adeguate a chi ne ha davvero bisogno”, ha commentato Grandi, che ha una proposta ben precisa: “Il Comune deve farsi promotore di un piano che coinvolga altre strutture esistenti, magari ristrutturandole e creando nuovi spazi di accoglienza. Non necessariamente gratuiti, ma a prezzi calmierati, in cui chi è in difficoltà possa vivere per un periodo determinato, con una combinazione di spazi privati e condivisi.”
Un altro aspetto cruciale è la revisione della convenzione comunale con il dormitorio, in essere da oltre dieci anni: “La convenzione va aggiornata, sia dal punto di vista economico che tecnico. Attualmente prevede un massimo di sei mesi di permanenza, ma occorre rivedere questa durata per rispondere alle nuove necessità.”
Grandi ha sottolineato come nel corso degli anni il dormitorio abbia superato pregiudizi iniziali, diventando oggi una realtà rispettata e accettata dalla cittadinanza grazie a un efficace lavoro di comunicazione e apertura al pubblico. “Ora dobbiamo fare un passo in più – ha incalzato Grandi -: valorizzare ulteriormente questa struttura e riconoscerne il ruolo strategico nel nostro tessuto sociale. La convenzione deve essere mantenuta e potenziata, garantendo maggiori risorse per rafforzare i servizi offerti.”
La visita si è conclusa in un clima di grande cordialità con i volontari, testimoni del prezioso lavoro svolto quotidianamente. “Tanto di cappello a chi, con dedizione e impegno, porta avanti un servizio come questo. Il nostro compito è sostenerli e dare loro gli strumenti per fare ancora di più”, ha concluso Grandi.”





























































