La 27esima fermata del cammino dell’OraSì in questo campionato prevedeva la partita al PalaMazzola di Taranto contro i locali della CJ. Oltre agli uomini di Bernardi, si sono fatti trovare all’appuntamento anche un gruppo di tifosi giallorossi che hanno voluto dare un’ulteriore sostegno per questa importante partita.

I locali della CJ, privi del capitano Conte presente ma indisponibile, si sono schierati con un quintetto formato da Chiapparini e Ragagnin in regia, Reggiani come esterno tiratore e Kovachev e Ambrosin a presidiare l’area.

I ravennati partono invece con De Gregori al centro del pitturato, supportato da Bedetti e Ferrari con Paolin e Panzini come esterni.

Ambrosin colpisce due volte di fila per la CJ ma prima Ferrari e poi Panzini da 3 portano subito avanti l’OraSì. Qualche errore di De Gregori non limita l’ottimo approccio dei giallorossi che volano sul +8 (4-12) in un amen quando il cronometro segna 3’30”.

Due liberi di Reggiani portano a 6 i locali ma immediatamente replica De Gregori e, sul 6-14 con Ravenna dominante al rimbalzo (1-6), Cottignoli chiama il suo primo time-out dopo 4’08”.

Paolin mette la sua seconda tripla, Ferrari il suo 7° punto e Panzini il suo 6° e i giallorossi scappano sul 6-22 dopo 7’. Kovachev in reverse prova la replica ma Bedetti infila l’ennesima tripla ospite. Ambrosin lo copia dall’altra parte ma poi 5 di fila di Paolin e due di De Gregori dilatano il gap dopo 8’ fino a 11-32.

Impietoso Paolin con la quarta bomba (su quattro tentativi): Ambrosin eroico ne mette 4 (e sono 11 su 15 totali dei suoi) e si va 15-35, che diventa 17-37 alla fine del periodo con due cesti prima di Onojaife e sullo scadere di Ragagnin.

Lo score evidenzia un 7/8 da 3 dell’OraSì raro da vedere e ancor più impattante se dall’altra parte del campo si tira 1/8 da oltre l’arco.

Il 2° periodo si apre con l’under tarantino Gigante che realizza un bel jumper ma di lì in poi regna in campo un po’ di caos fino al 13’ quando Onojaife imbuca due liberi (19-39). Entra in campo per Bernardi il 2005 Brunetto ed è proprio lui che amplia il vantaggio a 21 punti dopo i due liberi di Ragagnin.

Il play dei pugliesi, uno dei reduci del team, mette altri 5 punti e riporta Taranto sul 26-42 dopo 14’ di gioco segnando un parziale di 9-5 nei primi 4’ del periodo per la CJ. Ravenna non regala nulla in difesa ed in attacco e domina sotto le plance (18 a 6) e inevitabilmente riprende l’inerzia con un 2/2 di Bedetti ai liberi dopo un fallo “terminale” subito sotto canestro. Reggiani si sblocca dal campo con la tripla del 29-44 dopo 15’ ma Bedetti, sempre dalla lunetta. Ne segna altri 2 a referto: 29-46.

Kovachev dall’area riporta Taranto a -15 ma poi Dron mette i suoi primi 3 dall’arco e Uljarevic trasforma due liberi e l’OraSì si ritrova nuovamente a +20.

Cottignoli chiama time-out al 17’36” sul 31-51 con i giallorossi che hanno preso 22 rimbalzi, distribuito 15 assist e tirano 9/13 da3 e 8/8 dalla lunetta.

De Gregori e Paolin ne fanno 6, poi Allegri, entrato da poco, ruba palla e va a canestro realizzando i suoi primi punti in campionato e porta il punteggio sul 31-59. Chiapparini ne fa 2 ma allo scadere ancora Allegri assiste Dron che mette la tripla del 33-62 finale dei primi 20’ di gioco.

La partita ha, oramai, un indirizzo chiaro.

La terza frazione ripropone Kovachev alla ribalta con 4 punti ma con una serie di contropiedi i ravennati arrivano al 37-68 con Paolin a quota 16 e Ambrosin top-scorer per la CJ con 11.

De Gregori si prende la scena del periodo e rivaleggia con Reggiani e Ragagnin, encomiabili lottatori dei padroni di casa. 42-77 dopo 27’33” poi con un 5-0 la CJ si riporta a -20 ma Allegri realizza allo scadere il 49-81 del 30esimo minuto.

L’ultimo quarto è l’occasione per i locali di dare spazio ai giovani promettenti dalla panchina così come fa Bernardi concedendo minuti importanti a Brunetto e Allegri (anch’egli 2005) che rispondono presente all’occasione fornita.

Proprio Brunetto prima su assist di Ferrari da sotto poi da 3 amplia a 38 il gap a favore dell’OraSì dopo 33’50”. Poi la partita piano piano rallenta e arriva a conclusione sul 62-98 che sancisce la supremazia degli ospiti ma evidenzia il coraggio e lo spirito dei locali nonostante l’attuale situazione.

Ravenna si porta  a 22 punti e, viste le contemporanee sconfitte di Padova, Vicenza, Bisceglie, tira una boccata d’aria in attesa del prossimo derby casalingo contro la Virtus Imola in onda domenica prossima.