Un bel tacer non fu mai scritto. Questa sarebbe la risposta più congeniale alle fallaci dichiarazioni rilasciate dall’Assessore Signorino, in merito alla questione dei mancati controlli sui contributi comunali erogati per la cultura.
Innanzitutto, é alquanto inusuale che l’Assessore replichi alle nostre evidenze a distanza di una settimana, riportando così agli onori della cronaca una situazione che non le giova certamente, dato che ha indignato molti ravennati e non solo del mondo della cultura cittadina. Si potrebbe quasi interpretare come una ammissione che qualcosa he non va ci sia eccome, dato anche il suo tentativo di svincolarsi dalle eventuali responsabilità.
Di certo c’é che La Signorino non perde occasione per dimostrare le proprie evidenti lacune amministrative. La normativa vigente, infatti, prevede che il Comune eroghi il proprio contributo a fronte del ricevimento della relativa rendicontazione da parte dei beneficiari, accompagnata dalle relative quietanze di pagamento.
Cosa che per anni non é avvenuta nel nostro Comune, ovvero fino a quando come Lista Civica La Pigna abbiamo reso noto tale pratica.
Ma l’Assessore Signorino ignora anche il fatto che l’amministrazione comunale sia tenuta ad esaminare con attenzione la rendicontazione ricevuta e a pretendere dai beneficiari anche le quietanze che comprovino il sostegno delle spese. Le stesse paese che i beneficiari chiedono poi al Comune di coprire con il suddetto contributo.
Per chiarire: il Comune non può e non deve erogare il contributo se non ha la certezza che le fatture/ricevute presentategli dal beneficiario, siano state effettivamente e debitamente pagate.
C’è di più: in caso di forte scostamento in diminuzione tra costi preventivati e costi rendicontati, il Comune é tenuto a ricalcolare il contributo, ovviamente al ribasso.
La Signorino ignora o si disinteressa di tutto ciò. In entrambi i casi, si tratta di un atteggiamento gravissimo, poiché porta allo sperpero di denaro pubblico ovvero dei ravennati.
Così come ignora o si disinteressa della materia il suo dirigente, il Dottor Maurizio Tarantino, le cui risposte alle nostre rimostranze sono a dir poco imbarazzanti e totalmente avulse dalle competenze che il suo ruolo prevede.
La Signorino e il suo fedele dirigente ignorano anche cosa significhi la parola trasparenza, che per un’amministrazione é un dovere oltre che un obbligo.
Se davvero si fossero applicati controllo e trasparenza, oggi non ci si troverebbe davanti a situazioni di una tale gravità.

Decine di rimborsi chilometrici mensili dello stesso importo a soggetti non soci ne dipendenti, importi di contratti di locazione in locali che poi si rivelano essere garage, bollette di casa intestate al soggetto beneficiario che peraltro non risulta avere alcun titolo, importi di affitto rendicontati fino alla fine dell’anno unitamente ai costi per la risoluzione del contratto in data antecedente la fine dell’anno, fatture di consulenza di soci all’associazione per consulenze rese, fatture di hotel e ristoranti senza l’indicazione del nome degli ospiti e altro ancora. Nessuna prova dei pagamenti esibita.

Questo é quanto si ritrovano a pagare i ravennati per colpa dell’incompetenza della Signorino & Co.

La salomonica dichiarazione dell’Assessore alla Cultura Elsa Giuseppina Signorino non é altro che un maldestro tentativo, del tutto autoreferenziale, di rassicurare i ravennati che tutto é perfetto nella gestione dei contributi comunali.

In pieno stile Pd: rassicurano che tutto va bene mentre la casa brucia alle loro spalle.
Di certo, questa volta si nota l’assenza della difesa d’ufficio del Sindaco de Pascale in favore dell’Assessore Signorino, che pare essere stata finalmente lasciata sola a gestire le proprie magagne politiche e amministrative.
La Signorino non pensi di cavarsela con una dichiarazione pubblica in cui tenta di addossare le colpe ad altri.
Per quanto ci riguarda, estenderemo i controlli chiedendo a campione la rendicontazione di alcuni soggetti beneficiari. La trasparenza e l’attenta verifica delle rendicontazione la farà in vece degli uffici della Signorino, il gruppo consiliare La Pigna.
E non mancheremo di presentarle in conto politico.