La modifica alla viabilità introdotta in via sperimentale nei giorni scorsi in via Castellani, per la creazione di una zona protetta dove far transitare bambini e genitori in sicurezza evitando di dover condividere la carreggiata con le auto, punto qualificante del piano urbano per la mobilità sostenibile, riaccende i riflettori sul servizio del Piedibus.   

  

Partito da tanti anni in città, il servizio permette agli scolari delle elementari di raggiungere i plessi a piedi, evitando la creazione di ingorghi in prossimità di edifici scolastici. Se in alcune scuole del faentino il servizio è più che consolidato, pensiamo alle tante linee delle Carchidio in Borgo, a quelle delle don Milani, nella zona del Peep, e delle San Rocco, tra via Ravegnana e via Granarolo, per altri plessi, in particolar modo quelli situate in centro, come ad esempio le Gulli, Sant’Umiltà e Pirazzini, con un numero minore di studenti, il Piedibus è ancora in una fase embrionale e non al massimo della sua potenzialità.   

  

La modifica dei giorni scorsi in via Castellani, decisa con i rappresentanti del comitato dei genitori delle materne ed elementari delle Gulli, con l’obiettivo di realizzare una zona sicura per le famiglie e gli scolari che devono recarsi o uscire dall’edificio, ha portato a deviare il traffico prima di arrivare in prossimità della scuola stessa. Al contempo è intenzione degli assessorati coinvolti, istruzione mobilità e viabilità, incentivare la mobilità sostenibile, compreso il servizio di Piedibus che da qualche anno, anche la scuola Gulli, ha a disposizione che prima del lockdown della primavera scorsa poteva contare su tanti iscritti. Dopo la sospensione scolastica, a causa della pandemia, sembra che tante famiglie abbiano però rinunciato al servizio.   

  

“La possibilità di una linea a piedi per accompagnare i bambini -spiega l’assessora alla mobilità, Milena Barzaglia- è una gran opportunità sia per le famiglie che per i piccoli studenti. Infatti, se da un lato attraverso il Piedibus si evita di congestionare con le auto una zona della città particolarmente difficile per la sua natura urbanistica, dall’altro si assurge a un compito importantissimo, quello di iniziare a rendere autonomi ed emancipati i piccoli studenti che poi dalle medie in poi saranno sempre più autonomi. Ricordo che il Piedibus è un servizio che attraverso volontari permette agli scolari di raggiungere i plessi in piena sicurezza creando quella ‘complicità’ e legami tra i suoi fruitori che non può che essere positivo per la crescita stessa dei bambini”.

Il Piedibus delle Gulli in particolare può contare su due comodi parcheggi scambiatori. Il servizio inizia partendo, alle 8.05, dall’area sosta del Conad Arena alla volta del parcheggio di via Cavour, dove fa una prima tappa. Da qui, alle 8.15, ci si dirige verso corso Mazzini, attraversando via Cavour fino all’incrocio dove si trova la ‘Rosa dei venti’, nei pressi della Loggia degli Infantini. In quel punto, alle 8.20, è prevista una ulteriore tappa. Dopo aver percorso corso Mazzini il Piedibus, attraversando la Galleria Gessi, arriva a scuola alle 8.25. I genitori degli alunni che abitano distanti dalla scuola possono quindi raggiungere comodamente in auto una delle fermate e lì lasciare i bambini ai volontari che hanno a disposizione pettorine ad alta visibilità per la loro sicurezza e un carrello nel quale riporre gli zaini così da non pesare sulle spalle.   

 

“Il servizio del Piedibus -conclude l’assessora Barzaglia- è un servizio sul quale l’amministrazione crede molto per le sue enormi potenzialità e per l’alto valore didattico che porta in sé, quello di insegnare ai bambini, sin dalle elementari, a muoversi a piedi, in maniera responsabile, ecologica educandoli a poter diventare grandi in piena sicurezza”.  

  

Per rendere più giocoso e far capire appieno il valore del servizio di Piedibus, come già fatto in passato, gli uffici alla mobilità sono al lavoro per creare una serie di iniziative per incentivare l’uso del servizio e della mobilità sostenibile in genere nei percorsi casa-scuola attraverso un concorso che premi l’uso del Piedibus e di chi raggiunge le scuole a piedi o in bicicletta.