E’ il ravennate Stefano Francia, classe 1989, il nuovo presidente di Agricoltura è Vita (AèV), l’associazione di Cia-Agricoltori Italiani per le attività di formazione e consulenza ad aziende e organizzazioni in Italia e all’estero, in particolare nei Paesi in via di sviluppo dell’area mediterranea.

Imprenditore agricolo, Stefano Francia – attualmente presidente dell’Associazione giovani imprenditori agricoli di Cia (Agia) e vicepresidente di Cia Emilia-Romagna – lavora nell’azienda agricola di famiglia dal 2004: 30 gli ettari a Ducenta, dove trovano spazio colture da seme, ortofrutta e vigneti. La famiglia Francia è in Cia da sempre, sin da quando ancora si chiamava Cic.

Francia è stato vicepresidente di Cia Ravenna, coordinatore di Agia Ravenna e presidente del Gie-Ortofrutta nazionale di Cia. E’ membro del Cda della cooperativa di produzione di semi Cac di Cesena e Presidente del Consorzio di Difesa Ravenna.

Grazie alle diverse esperienze cooperative, Stefano Francia intende orientare il lavoro di AèV verso progetti di cooperazione con gli agricoltori locali che mirano ad ampliare l’accesso alla terra, al credito, alla conoscenza, all’innovazione, nonché a rafforzare la partecipazione dei giovani, delle donne e delle persone emarginate nelle organizzazioni di rappresentanza.

Consapevole della necessità di incrementare la resilienza degli agricoltori rispetto all’aumento di avversità climatiche, in Italia come in Paesi più vulnerabili, Stefano Francia considera la mitigazione degli effetti del climate change come il principio cardine che deve orientare le future azioni di AèV in Africa e nei Paesi di origine della manodopera impegnata nel settore agricolo. Il neopresidente fa della sostenibilità delle risorse naturali, economiche e sociali la bussola che guida le attività dell’associazione in Italia e in campo internazionale.

Attento alle problematiche di sviluppo rurale locale intrecciate con le dinamiche sociali, economiche e politiche più globali, come la disaffezione dei giovani al settore agricolo, la riforma della Pac, i cambiamenti climatici, la gestione del rischio, la necessità di dialogare con la società con un ruolo centrale delle organizzazioni di rappresentanza.

Come giovane presidente degli under 40 di Cia, ha favorito le relazioni con la Federazione dei Costruttori di Macchine Agricole, con cui sono attivi progetti anche in campo internazionale, consapevole che l’uso di nuove tecnologie nell’agricoltura e la digitalizzazione di alcune fasi della produzione e della commercializzazione, giocano un ruolo essenziale per favorire lo sviluppo di un’agricoltura sostenibile, competitiva e inclusiva.