“Nello scorso periodo di serrata a causa del virus corona, per qualche tempo si sono sospese le catture dei gatti che vivono in libertà per sottoporli a sterilizzazione. D’altra parte anche l’ambulatorio veterinario dell’AUSL era rimasto chiuso e pertanto inattivo. I risultati della suddetta situazione si stanno palesando: da qualche tempo stanno saltando fuori un po’ da ogni dove molte cucciolate” afferma Enpa Sezione Provinciale di Ravenna.
“Il più che decennale impegno per limitare la natalità felina anche a causa della serrata rischia di subire una battuta di arresto le cui conseguenze sono non poco problematiche. Il servizio veterinario dell’AUSL ravennate ci risulta che, per quanto riguarda le sterilizzazioni, sia il più attivo ed efficiente della nostra regione. Da molti anni gli interventi per la limitazione delle nascite ha interessato migliaia di soggetti, sia gatti che cani” continua Enpa.
“Circa i felini, nonostante le tantissime sterilizzazioni, il problema è ben lungi dall’essere risolto, anzi, a volte ci si domanda come mai vi siano sempre tanti felini randagi. I nostri volontari sono sempre attivi per catturare i gatti, portandoli all’AUSL per la sterilizzazione ed assisterli durante la degenza, ma tutto ciò pare non bastare. Le conseguenze della recente serrata francamente ci hanno avvilito, ma sperando che non vi siano altri coprifuochi, siamo sempre pronti a rimboccarci le maniche per affrontare questa nuova battaglia. Con l’occasione non possiamo astenerci dal denunciare un fenomeno altrettanto negativo che minaccia di compromettere l’infinito lavoro di contenimento delle nascite: il traffico di gatti dal Sud al Nord” spiega Enpa.
“Avete capito bene. Un fenomeno demenziale ed irresponsabile messo in essere da persone che non hanno una visione logica e complessiva del randagismo e della prolificità felina. Parliamo di persone che non sappiamo fino a che punto siamo coscienti della situazione. Invece di occuparsi di quanto accade nella realtà in cui vivono, importano dei gatti dai paesi più sperduti dell’Italia centro-meridionale. Va infine puntualizzato che attualmente le associazioni zoofile ed animaliste che si occupano del fenomeno qui nella nostra realtà, sono oramai prossime al collasso e quindi riteniamo assolutamente fuor di luogo appesantire ulteriormente una situazione che per le nostre forze e possibilità è di per sé già insostenibile. Terminando, l’ENPA ravennate resta impegnata in prima linea a persistere con ogni sua risorsa affinché le nascite siano limitate, i cuccioli siano ceduti in adozione in modo serio e responsabile, nonché a provvedere alla cura e al mantenimento di tante colonie feline” conclude Enpa Sezione Provinciale di Ravenna.