«Sono amareggiato – commenta il sindaco di Bagnacavallo Matteo Giacomoni – dalla risposta data da un Ministro della Repubblica, una risposta parziale, inesatta e fuorviante che finisce per distorcere la realtà, nascondendo la totale assenza del suo Ministero e del Governo sull’alluvione che ha duramente colpito il nostro Comune il 19 settembre 2024 e che è stata alla ribalta della cronaca nazionale per molto tempo.
Non è mia intenzione, né nel mio stile, fare polemiche – prosegue il sindaco – ma voglio precisare che il Comune di Bagnacavallo, che rappresento, ha sempre seguito le procedure istituzionali, anche in occasione dei drammatici eventi alluvionali. Ora è giusto fare chiarezza.
Per l’emergenza 2024, che ha interessato le frazioni di Boncellino, Traversara e Villanova, devastando parte di Traversara, abbiamo inviato al Governo, all’attenzione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sei comunicazioni ufficiali (cinque via Pec e una consegnata a mano), chiedendo la nomina di un commissario alla ricostruzione, la sospensione di tasse e bollette e un dialogo per trovare una soluzione condivisa almeno sulle situazioni più critiche.
Non abbiamo ricevuto risposta.
I 7 milioni e 187 mila euro stanziati, a cui fa riferimento il ministro Musumeci (che in realtà sono 9 milioni e 187 mila euro), si riferiscono agli eventi alluvionali del 2023 e sono stati destinati alla gestione dell’emergenza, al ripristino delle infrastrutture e all’assistenza alla popolazione.»
Le risorse stanziate risultano infatti tutte impegnate e corrispondono ad affidamenti già in essere: in parte si tratta di lavori già conclusi, in altri di progettazioni ancora in corso e per una restante parte a lavori affidati ma non ancora conclusi.
«Si tratta quindi – riprende Giacomoni – di fondi impegnati, non liberi, ma richiesti e già assegnati. Rinnovo l’invito al Governo a venire nel nostro territorio per vedere qual è la situazione e raccontare ai miei concittadini come intendono dare loro risposte.»
Analizzando nel dettaglio la situazione fondi per l’alluvione 2023 (i numeri a cui faceva riferimento il ministro Musumeci nel suo intervento), emerge che il Comune di Bagnacavallo ha richiesto circa 16 milioni e 682 mila euro: di questi, ad oggi, ne sono stati concessi 9 milioni e 187 mila euro, mentre i restanti 7 milioni e 494 mila euro non sono mai stati finanziati.
Con i fondi stanziati, il Comune ha già concluso lavori per 1 milione e 220 mila euro, altri 2 milioni di euro sono attualmente in fase di realizzazione, mentre i restanti 5 milioni e 700 mila euro sono in capo alla struttura commissariale per opere in fase di progettazione (la cui gestione e la cui realizzazione non sono quindi in capo al Comune di Bagnacavallo).
Relativamente invece all’alluvione 2024, il Comune ha ricevuto dalla Regione Emilia-Romagna contributi per circa 300 mila euro a copertura di tutte le spese sostenute per le opere di somma urgenza e l’assistenza alla popolazione.
«Da mesi – conclude il sindaco – siamo in attesa della nomina del Commissario straordinario per l’alluvione 2024, figura necessaria per l’erogazione dei rimborsi ai privati e delle risorse per la ricostruzione dei territori alluvionati. Abbiamo chiesto alla consigliera regionale del nostro territorio Eleonora Proni di fare un’interrogazione in Regione sulla questione.»

























































