“Mentre il Governo Meloni abbassa le tasse al ceto medio-basso rendendo strutturale il taglio del cuneo fiscale da 6/7 punti per i redditi a scalare fino a 40.000,00 euro e accorpando i primi 2 scaglioni IRPEF fino a 28.000 al 23% (che tradotto significa circa 1.300,00 euro in più all’anno per lavoratori e pensionati), De Pascale in Emilia-Romagna aumenta tutte le tasse di competenza regionale come l’addizionale IRPEF, l’IRAP e il bollo auto.
Ma l’aumento più vergognoso è quello sui ticket sanitari con maggiorazione di 2,2 euro a confezione per i medicinali di classe A, quelli mutuabili, stangando circa 3 milioni di persone. Stiamo parlando, per fare degli esempi, di antibiotici, cortisone e gastroprotettori, di cui l’Italia è il primo paese in Europa per consumo, ma anche di antipertensivi, statine e alcuni antidepressivi. De Pascale giustifica la decisione affermando come sia stata presa “anche a seguito di un positivo confronto con le organizzazioni sindacali, necessario a garantire la sostenibilità economica del Servizio Sanitario Regionale messo a dura prova dal sottofinanziamento statale”.
De Pascale, come in altre occasioni, mente sapendo di mentire perché non è mai accaduto che un governo prima del Governo Meloni stanziasse così tante risorse per la Sanità, parliamo di 136,5 miliardi per quest’anno e 140 per il prossimo anno. Per fare un esempio, nel 2021, anno del Covid, le risorse ammontavano solo a 127 miliardi. La verità è che la Sanità regionale ha un enorme buco di bilancio che viene da lontano ed è determinato da una cronica mala gestione delle ASL ed è vergognoso che si voglia scaricare la colpa sul Governo Meloni in carica solo da 2 anni.
Di tutte le cose promesse in campagna elettorale, De Pascale, non ne ha fatta ancora una, in compenso, all’insaputa di tutti e soprattutto dei suoi elettori ha aumentato le tasse, compreso i ticket sanitari. Di fatto in Emilia-Romagna, ammalarsi, diventerà un lusso.
Per protestare contro questa decisione da Ravenna è partita un’iniziativa, poi estesa a tutta la regione, per la raccolta firme contro l’aumento dei ticket perché non è accettabile che 3 milioni di Emiliano-Romagnoli debbano pagare per il fallimento delle politiche sanitarie del PD.”
Sen. Marta Farolfi (FDI)