ORCHESTRA CHERUBINI. Converto degli archi dei Cherubini con Daniele Bonaventura al Teatro Socjale

Il Barocco come caleidoscopio, dove si incontrano e sovrappongono epoche e linguaggi: dai veneziani Alessandro Marcello e Antonio Vivaldi alla musica per il cinema di Ennio Morricone e Stelvio Cipriani, dalle improvvisazioni jazz di Danny Seidenberg alle atmosfere di Heitor Villa-Lobos e Astor Piazzolla.

È questo Quasi Barocco, concerto “classical crossover” in programma a Ravenna il 17 dicembre alle 21 all’Auditorium di San Romualdo e a Faenza il 20 dicembre alle 21 al Teatro Masini.
Protagonisti sono gli archi dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, il sassofonista Marco Albonetti e il violista Danny Seidenberg, storico membro del Turtle Island Quartet.

La collaborazione prosegue anche in studio, sempre al Teatro Masini, con l’incisione di Quasi Barocco per l’etichetta londinese Chandos Records. Il programma delle due serate intreccia il Concerto per oboe in do minore di Marcello, trascritto per sax soprano e archi da Albonetti, col celebre Adagio di Cipriani per il film Anonimo veneziano. Attorno a Vivaldi si sviluppa poi un gioco di rimandi: Morricone, per Revolver, scrive un brano “quasi vivaldiano”; Seidenberg presenta in prima assoluta Winter Variations from Vivaldi’s Four Seasons, tra jazz e linguaggi contemporanei; Daniele Di Bonaventura rende omaggio al Prete Rosso con Preludio d’inverno.
Il viaggio prosegue nel segno di Bach: Morricone cita il nome B-A-C-H in Il clan dei siciliani; il Doppio concerto BWV 1060R è proposto in una trascrizione di Albonetti e Seidenberg; Villa-Lobos è presente con Bachianas Brasileiras N. 5. Per chiudere con Fuga y Misterio di Piazzolla, dove la forma bachiana si fonde con la passione del tango.