Nella seduta di ieri (per chi volesse vederla http://bit.ly/archivio-sedute-cc) il consiglio comunale ha approvato la delibera “Bilancio di previsione 2022/2024. Variazioni, verifica definitiva degli equilibri generali e adempimenti ai sensi del Regolamento del sistema integrato dei controlli interni” con 18 voti favorevoli (gruppi di maggioranza) e 9 contrari (gruppi di minoranza).

Ha descritto il documento l’assessora al Bilancio Livia Molducci rappresentando i condizionamenti della manovra legati al momento storico che si sta vivendo con l’aumento dei costi energetici per il riscaldamento, l’illuminazione pubblica, l’energia elettrica e delle materie prime, che hanno inciso in maniera importante sulla gestione finanziaria dei Comuni. Si è quindi reso necessario un secondo assestamento, dopo il primo di luglio, attraverso un’operazione di riallineamento delle entrate e delle spese correnti per garantire gli equilibri di bilancio e i servizi. Le entrate sono state rimodulate secondo gli andamenti di riscossioni e trasferimenti intercorsi in questi mesi di esercizio e con l’applicazione di quote di avanzo accantonato per sostenere le spese correnti aggiuntive legate soprattutto all’aumento dei costi energetici e degli oneri del rinnovo del contratto 2019/2021 dei dipendenti degli Enti Locali. Si è quindi soffermata sulle cifre più rilevanti, segnalando i 4,1 milioni di euro per i costi energetici della pubblica illuminazione, energia elettrica e gestione calore degli edifici comunali (Nidi, scuole dell’infanzia, scuole primarie e secondarie di primo grado, impianti sportivi, sedi comunali ecc..); il maggiore stanziamento è finanziato in parte con risorse statali per 1,6 milioni di euro di cui ai decreti cd. aiuti bis e ter e in parte con l’avanzo 2021, accantonato per tale scopo per 650 mila euro e con avanzo vincolato del c.d. Fondo Covid per 1,360 milioni di euro, e in parte con le misure di contenimento della spesa per i costi energetici adottate in questi mesi, misure di carattere temporaneo ed emergenziale. Ha precisato inoltre che già nella verifica della salvaguardia degli equilibri di bilancio di luglio all’aumento dei costi energetici si era fatto fronte destinando 3,5 milioni di euro che si sommano a quelli stanziati con l’assestamento odierno. Ha evidenziato lo stanziamento riguardante i redditi da lavoro dipendente per 2,5 milioni di eurodopo la sottoscrizione del rinnovo del contratto 2019-2021, finanziato con quota di avanzo 2021 accantonata allo scopo, l’applicazione di maggiori stanziamenti per 63.000 euro per i servizi sociali e per 50.000 euro per i servizi culturali straordinari finanziati con quota di avanzo vincolato a titolo di imposta di soggiorno.

Per gli investimenti, l’equilibrio è garantito dall’assunzione di impegni a concorrenza di accertamenti di entrata, con la destinazione ad investimenti di 2 milioni di euro dell’avanzo di amministrazione 2021 libero. Inoltre questa parte è stata variata in relazione ai progetti che nel corso dell’anno sono stati finanziati con risorse del PNRR e PNC e al cronoprogramma delle opere nei prossimi anni. L’assessora ha concluso parlando di un bilancio sano e in equilibrio.

Sono intervenuti: Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna – Polo civico popolare), Giacomo Ercolani (Lega Salvini premier), Alessandra Folli (Pd), Alberto Ancarani (Forza Italia Berlusconi per Ancarani – PrimaveRa Ravenna), Veronica Verlicchi (La Pigna – Città forese lidi), Alberto Ferrero (Fratelli d’Italia), Daniele Perini (Lista de Pascale sindaco), Nicola Grandi (Viva Ravenna).

Il gruppo Lista per Ravenna dopo i chiarimenti chiesti e forniti dall’assessora e rilevando l’importanza dell’assestamento anche ai fini del consuntivo, ha affermato, tra le altre cose, di non trovare giustificazioni, visto il bilancio in attivo, ai tagli alla pubblica illuminazione.

Il gruppo Lega Salvini premier si è detto stupito che un Comune come Ravenna, dal bilancio in attivo, non sia riuscito a trovare risorse “altre” da destinare al contrasto del caro energia evitando una scelta a suo avviso dannosa per la sicurezza e il quieto vivere sociale.

Il gruppo Partito democratico ha rilevato la forte coerenza tra quello che esprimono i numeri e il programma di mandato evidenziando le priorità dell’amministrazione. Ha altresì affermato che i finanziamenti ottenuti legati a PNRR e PNC costituiscono un notevole vanto.

Il gruppo Forza Italia, nell’evidenziare che il Bilancio esprime le priorità di un’amministrazione, ha affermato che a suo avviso sarebbe stato preferibile tagliare in altri settori, come ad esempio, la cultura invece che lasciare al buio i cittadini.

Il gruppo La Pigna ha sostenuto che l’amministrazione non è stata lungimirante e ha fatto la scelta più facile tagliando sulla pubblica illuminazione e togliendo la luce ai cittadini nonostante avesse ampie possibilità alternative. Per questo ha espresso voto fortemente contrario.

Il gruppo Fratelli d’Italia, pur nella consapevolezza delle difficoltà attuali e della necessità di risparmiare laddove possibile, ha affermato che con lo spegnimento dell’illuminazione pubblica nelle ore notturne l’amministrazione ha fatto la scelta peggiore e la più dannosa.

Il gruppo Lista de Pascale sindaco ha rivendicato la scelta dell’amministrazione di risparmiare sulla pubblica illuminazione trattandosi di un’emergenza nazionale, richiamando l’attenzione sull’estensione territoriale del Comune e indicando altri Comuni che hanno operato scelte simili.

Il gruppo Viva Ravenna ha puntato il dito su quella che ha definito “autoreferenzialità” dell’amministrazione che a suo avviso decide senza mai cercare il confronto. Si è detto contrario non tanto sulla scelta quanto sull’atteggiamento di chiusura e di mancata volontà di dialogo e condivisione.