Aeroporto di Forlì e aeroporti della regione, il turismo e lo scalo croceristico di Porto Corsini, i collegamenti ferroviari e stradali di Ravenna e tra la città e lidi, le preoccupazioni per le previsioni del Pums del Comune di Ravenna, Zona logistica Semplificata sono questi alcuni temi affrontati nel corso dell’incontro tra Confcommercio Ravenna e Fratelli d’Italia.

Per Confcommercio Ravenna erano presenti il Presidente Mauro Mambelli, il Presidente di Federalberghi Ravenna Raffaele Calisesi, il Vice Direttore Confcommercio Ravenna Paolo Giulianini e il Direttore della comunicazione Antonio Ravaglioli.

Per Fratelli d’Italia erano presenti la Senatrice Marta Farolfi e il Capogruppo in Consiglio Comunale a Ravenna Alberto Ferrero.

Aeroporto Forlì e aeroporti della regione

L’esempio del Veneto dove un’unica società gestisce gli aeroporti ha consentito di fare rete e ottimizzare le risorse riuscendo a sviluppare volumi molto importanti in termini di utilizzatori degli scali e rilevanza delle compagnie presenti. Occorre lavorare politicamente per sviluppare una solida rete tra gli aeroporti della regione, in particolare tra quelli di Bologna, Rimini e Forlì mediante un percorso inevitabilmente legato ai finanziamenti della Regione agli scali aeroportuali.

Da tenere in considerazione l’esempio degli aeroporti veneti dove un’unica società di gestione controlla i tre scali per un totale di 4 piste, sviluppando volumi di traffico inimmaginabili per la nostra regione. Questa è la strada che dovrebbe essere seguita anche per gli aeroporti emiliano-romagnoli, partendo con una rete tra quelli romagnoli e quello di Bologna.

Occorre che anche l’aeroporto di Forlì sviluppi idonee rotte di incoming e per questo è opportuno che la Regione sostenga la gestione, verificando nel contempo il raggiungimento di tale obiettivo. Lo stesso deve valere per tutti gli aeroporti che beneficiano di contributi regionali.

Scalo croceristico Porto Corsini

Rappresenta un importante segmento turistico di cui hanno beneficiato gli imprenditori turistici della città e del mare. È un fattore di forte sviluppo per il turismo ed il territorio, in virtù dell’indotto prodotto, ma occorre adeguare i collegamenti (stradali, ferroviari, ecc) per poterlo rendere ancora più fruibile ed appetibile.

Collegamenti Ravenna città e lidi

Ravenna ha una cronica assenza di collegamenti veloci ed adeguati. Per migliorare l’appetibilità del porto, della città e dei lidi, come mete turistiche e per favorire nuovi insediamenti produttivi, occorrono collegamenti adeguati e moderni. La rete autostradale a servizio del comune è spesso soffocata dal nodo di Bologna che, in alcuni periodi dell’anno, diventa una vera strozzatura causando forti rallentamenti nella percorrenza.

L’alta velocità non raggiunge la città di Ravenna (come sarebbe opportuno) ed è una gravissima carenza che ostacola lo sviluppo sia delle attività produttive che i flussi turistici. Le frecce ed i treni regionali, tra l’altro, subiscono spesso ritardi che mal si conciliano con le esigenze di puntualità.

La promessa del collegamento Ravenna-Venezia (che aprirebbe sbocchi commerciali e turistici inimmaginabili) resta una effimera promessa e i fondi, a suo tempo stanziati, sembra siano evaporati per far fronte alla costruzione di altre infrastrutture.

Le preoccupazioni per le previsioni del Pums del Comune di Ravenna

Confcommercio ha espresso fortissime preoccupazioni sulla previsione di trasformare la città in una grande ‘Zona 30’ con l’estensione delle ZTL 0-24 in molte altre strade e vie del centro storico cittadino che di fatto impatterebbero negativamente sulle attività imprenditoriali ed artigianali.

Zona logistica Semplificata

E’ una grande opportunità per Ravenna e l’Emilia-Romagna che darebbe forte impulso a tutta l’area. La zona logistica semplificata dell’Emilia Romagna coinvolge 11 nodi intermodali tra Ravenna e Piacenza, 25 aree produttive, 9 province e 28 Comuni, e di questi una buona parte sono nelle Province di Ferrara e Ravenna, il tutto facendo perno sul Porto di Ravenna.