È in programma domenica 11 febbraio la 32esima Giornata mondiale del Malato diocesana. L’appuntamento è per le 15 in Cattedrale prima con la recita del Rosario e alle 15.30 con la Santa Messa presieduta dall’arcivescovo di Ravenna-Cervia, monsignor Lorenzo Ghizzoni, e concelebrata da vari sacerdoti, al centro della quale sarà impartito il sacramento dell’Unzione degli infermi.

La Giornata è organizzata dall’Ufficio per la Pastorale della Salute assieme alle associazioni che in diocesi si occupano dell’assistenza degli ammalati e dell’accompagnamento ai pellegrinaggi: Unitalsi, Centro volontari della sofferenza, Movimento apostolico Ciechi e dalla Consulta delle aggregazioni laicali. Saranno loro ad accompagnare le persone che lo vorranno, alla celebrazione e a riportarli nelle loro case. “Non è bene che l’uomo sia solo. Curare il malato, curando le relazioni” è il tema del Messaggio di Papa Francesco per la Giornata del malato 2024.

“Questa chiamata diventa ancor più pressante e irrinunciabile nel tempo della fragilità, dell’incertezza e dell’insicurezza, quando magari sopraggiunge una qualsiasi seria patologia – scrivono nella lettera di invito il direttore della Pastorale della Salute, padre Johtin Lokang e la coordinatrice per le associazioni promotrici Patrizia Amici –. Pensiamo ad esempio a quanti sono stati terribilmente soli durante la pandemia da Covid 19: pazienti che non potevano ricevere visite ma anche infermieri, medici e personale di supporto, sovraccarichi di lavoro e chiusi nei reparti di isolamento. E naturalmente non dimentichiamo quanti hanno dovuto affrontare l’ora della morte da soli, assistiti dal personale sanitario ma lontano dalle loro famiglie.  Non dimentichiamo poi la sofferenza e la solitudine di quanti, a causa delle guerre e delle sue tragiche conseguenze si trovano senza sostegno e senza assistenza”.