Gli aumenti delle bollette di gas, acqua e luce che si sono abbattuti negli ultimi mesi sui bilanci delle imprese e delle famiglie, stanno non soltanto impoverendo i cittadini ma stanno anche gravemente compromettendo i risultati economici di alcuni settori industriali e manifatturieri del territorio romagnolo, a partire da quelli maggiormente energivori. La situazione è preoccupante e a nostro parere è necessario un intervento (oltre a quello annunciato dal Governo) delle Istituzioni locali per limitare gli aumenti e sostenere in particolare i redditi più bassi, evitando distacchi di utenze per i cittadini non in grado di pagare le bollette, e le imprese, soprattutto quelle medie e piccole”: così in una nota il segretario territoriale di Ugl Romagna, Filippo Lo Giudice.

I dati dei rincari di gas e di energia elettrica sono già certificati nel primo trimestre del 2022 e questa impennata rischia di ripetersi anche nel secondo trimestre.

I rischi sono molteplici e riguardano anche le imprese che potrebbero vedere allontanarsi le possibilità di una ripresa solida dopo la crisi determinata dalle misure restrittive anti-pandemia. Per il nostro sindacato è necessario che le istituzioni preposte intervengano per garantire, da un lato che gli aumenti previsti non aumentino il disagio sociale e, dall’altro, per definire politiche energetiche atte ad evitare il ripetersi di situazioni analoghe”: continua Filippo Lo Giudice.

In queste settimane stiamo già fornendo la massima assistenza a lavoratori, pensionati e disoccupati anche su questo fronte e i nostri rappresentanti sindacali di fabbrica ci raccontano situazioni del tutto insostenibili e inaccettabili. Come il caso di un’azienda del territorio ravennate del settore ‘carta e stampa’ che ha ridotto unilateralmente del 4% il premio di produzione (circa 100 euro che verranno a mancare nella busta paga dei lavoratori), adducendo la motivazione che il taglio si renderebbe necessario “a causa dei maggiori oneri di gas e di energia elettrica”. Riteniamo, allora, che ogni soggetto istituzionale debba fare la sua parte, compresi i gestori delle Multiutility, aumentando la possibilità di rateizzare gli importi delle bollette ed evitando che famiglie e imprese diminuiscano l’apporto energetico in casa o in azienda costringendo per economia di scala a soluzioni che si rivelerebbero, come già sta accadendo in alcuni casi e in quello da noi descritto, drammatiche”: conclude il segretario territoriale di Ugl Romagna, Filippo Lo Giudice.

Il sindacato chiederà in Romagna all’attivazione di ‘Tavoli provinciali’ con le parti sociali e le istituzioni per concertare iniziative a sostegno di imprese e famiglie.