Cambiare le logiche finora utilizzate per guardare al futuro con azioni che prevengono l’impatto del cambiamento climatico sulle infrastrutture. E’ uno dei temi rilanciati stamani a Marghera (Venezia) dal partecipato (sia online che in presenza) webinar promosso dal CAV – Concessioni Autostradali Venete S.p.A. e dal Cscc – Centro Studi per il Cambiamento Climatico voluto da Greenway Group.

Sul tema “Environmental E-roads. Ecosistemi adattivi integrati” esperti a confronto hanno presentato i propri punti di vista nel corso della tavola rotonda moderata da Piero Torchi, direttore generale di Ecogest S.p.A., l’azienda di Ravenna leader nella manutenzione del verde autostradale. Per la prima volta è stata presentata l’applicazione alle infrastrutture autostradali del modello intelligente del progetto “Kassandra” promosso dagli architetti Antonio Stornello e Mark Cannata e che mira a creare un sistema previsionale in grado di analizzare i dati attuali e guardare ai possibili cambiamenti futuri. Un modo per intervenire preventivamente anche rispetto alle reazioni che le infrastrutture hanno a causa del cambiamento climatico, tema trattato da Valerio Molinari, fondatore del Cscc e azionista di riferimento di Greenway Group, la holding della famiglia Molinari che sostiene il progetto Kassandra e la collegata attività di ricerca.

Puntando sulle strategie da attuare per una corretta prevenzione degli effetti del cambiamento climatico sul sistema autostradale, Molinari ha presentato il nuovo approccio metodologico che ha l’obiettivo di tutelare le infrastrutture attraverso un nuovo concetto di verde autostradale che non sia soltanto visto, come erroneamente fa qualcuno, come abbellimento ornamentale, ma come fondamentale elemento di congiunzione tra l’ambiente stradale e il paesaggio naturale che lo circonda, evitando dunque l’inserimento di specie o essenze “aliene” al territorio e che rischiano di creare gravi danni nel corso del tempo se non controllate opportunamente.

Danni che si traducono in più investimenti economici, maggiori costi di gestione e manutenzione e il rischio è anche quello di eventi gravi in cui la stessa vita umana è messa in pericolo. E’ stato poi l’architetto Stornello a presentare nel dettaglio il progetto “Kassandra” nella sua applicazione alle infrastrutture secondo l’intuizione proposta dal board di Greenway. Illustrato il caso studio che riguarda proprio il CAV dove grazie alla lungimiranza del suo presidente e del consiglio direttivo è stata avviata una fase di sperimentazione lungo tre tratti autostradali di competenza, e dove grazie al nuovo approccio metodologico, si analizzeranno step dopo step i vari risultati. Analisi apprezzate durante il webinar anche dai vertici di AISCAT, ASECAP e IRF ed in particolare dal presidente Massimo Schintu e dal segretario generale Malika Seddi di ASECAP e dal segretario generale di IRF Susanna Zammata presenti al convegno per i saluti iniziali insieme alla presidente del CAV, Luisa Serato, a cui hanno fatto seguito i vari interventi a partire da quelli del dott. Ugo Di Bernardo, amministratore delegato CAV che ha parlato della sfida dell’innovazione tecnologica ed ambientale da parte della società autostradale veneta, ed ancora Francesco Capuzzo, capo Servizio Ambiente e Sicurezza CAV, prima di cedere la parola ad Andrea Ballarin sul tema, non di secondo piano, dei finanziamenti utili per adottare queste azioni. In conclusione è stata evidenziata la comune necessità di basarsi su corretti e nuovi principi agronomi ed ecologici per le future progettazioni infrastrutturali attraverso nuovi e tecnologici strumenti di studio ed analisi. L’appuntamento ha visto anche il coinvolgimento dell’Ordine degli Ingegneri di Venezia e oltre 150 persone collegate da vari Paesi del mondo attraverso le associazioni di categoria di riferimento.