“Quali iniziative intende adottare la Giunta regionale per assicurare prezzi accessibili delle materie prime in agricoltura, affinchè non vengano compromesse semine e produzioni importanti e, più in generale, per salvaguardare la filiera agroalimentare?”.

A porre il quesito con un’interrogazione a risposta immediata è Massimo Bulbi (Pd), il quale ricorda la combinazione di eventi, tra cui va annoverata anche la Guerra in Ucraina, che “sta provocando forti tensioni sui mercati delle materie prime e dei fattori produttivi”. L’atto è stato sottoscritto anche dai colleghi di gruppo Zappaterra, Mori, Caliandro, Costi, Costa, Montalti, Rontini, Rossi, Daffadà e Sabattini.

Oltre al considerevole aumento dell’energia, il consigliere dem sottolinea anche gli alti costi fatti registrare da sementi, fertilizzanti, macchinari e mangimi, “riducendo i margini di profitto degli agricoltori oltre i livelli accettabili e in molti casi azzerando totalmente la redditività delle aziende agroalimentari”.

Alla sollecitazione per un’interlocuzione con il governo nazionale, al fine di approntare un piano di emergenza straordinario per il settore agroalimentare, ha risposto l’Assessore all’agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca Alessio Mammi, il quale ha ricordato le numerose iniziative attivate per un settore che, a fronte dei segnali di ripresa fatti registrare, all’inizio dell’anno ha dovuto ritracciare le proprie aspettative a causa dell’aumento dell’energia e di molte materie prime anche a causa di una guerra che colpisce l’Ucraina, un importante esportatore di mais, girasole, soia e molte altre importanti materie prime. “Oltre ai contributi già erogati dal Fondo per lo sviluppo agricolo -ha ricordato Mammi- abbiamo chiesto al Governo nazionale di posporre al 2024 l’entrata in vigore della nuova PAC per valutare in dettaglio lo stato della filiera agroalimentare. In aggiunta abbiamo anche sollecitato la possibilità di aumentare le superfici agricole da destinare alle materie prime che ora importiamo, derogare alla disciplina degli aiuti di Stato e contestualmente adottare provvedimenti per la liquidità delle aziende e per una gestione  più elastica dei mutui contratti, insieme all’adozione di un contributo straordinario per le colture che attualmente importiamo dall’estero”.

Bulbi si è detto soddisfatto della risposta e delle azioni poste in essere a tutela del settore agroalimentare.