Al Museo Giuseppe Ugonia di Brisighella, la nuova personale dell’artista ravennate Luca Rotondi sarà in esposizione da sabato 5 marzo fino all’8 maggio 202 con oltre 30 opere di piccolo formato, realizzate con la tecnica a matite colorate e a grafite.

L’inaugurazione, alla quale interverranno l’assessora alla cultura del Comune di Brisighella Gessica Spada e il curatore arch. Franco Bertoni, è in programma per sabato 12 marzo alle ore 18.00, ma la mostra sarà già visitabile nel week end del 5 e 6 marzo.

Inoltre, sempre dal week end 5-6 marzo, il Museo Giuseppe Ugonia e la Rocca di Brisighella saranno aperti con il nuovo orario prolungato “primaverile”: la Rocca aperta dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 18:00; il Museo dalle 10:30 alle 12:30 e dalle 15:00 alle 18:00. Per visitare sia la Rocca sia il Museo, è possibile acquistare il biglietto unico di 3 euro. Per accedere, è necessario il green pass rafforzato.

Presso il Museo Ugonia, già da dicembre scorso, è visitabile la nuova sezione permanente “Omaggio a Giuseppe Ugonia. Artisti romagnoli contemporanei” oltre alla già presente mostra permanente dedicata a Giuseppe Ugonia. Un’ offerta che incrementa il dialogo del Museo con il territorio, con il pubblico e con la comunità artistica romagnola.

Info: Uff. Cultura 0546.994405 Pro Loco Brisighella 0546.81166

Biografia dell’artista

Dopo essersi diplomato al Liceo Artistico di Ravenna si laurea all’Accademia di Belle Arti di Bologna nel 1993. Nello stesso anno tiene la sua prima mostra personale, negli anni successivi partecipa a diverse esposizioni a livello locale, sia personali che collettive. Nel 2016 ha esposto i suoi lavori alla Galleria Comunale d’Arte di Faenza. Dedicatosi, dai primi anni duemila e in modo quasi esclusivo, alla tecnica del pastello, Rotondi è riuscito a concentrare nelle sue piccole opere rara perizia, memorie di maestri moderni romagnoli e internazionali e una inedita visione della realtà contemporanea in cui i dati naturali hanno conquistato, nel tempo, sempre maggiore spazio. Nel 2007 ottiene il Primo Premio alla estemporanea di pittura di Cotignola e nel 2009 alla Prima Biennale d’Arte di Conselice. Proseguendo nel percorso che va da Corot a Wyeth, Rotondi è artista di paesaggio: un poeta narrante le voci e i sussurri del minimo in modo calcolato, lento, elaborato, di attento studio. I suoi ritagli del vero, in qualche modo con debiti nei confronti dell’arte fotografica, sono raramente solari e piuttosto colti in momenti nebbiosi, piovigginosi o incerti. In questa dimensione da apparizione sulfurea, che ricorda le atmosfere di certo Maupassant o di certo Conrad, l’artista coglie attimi fuggenti: il dettaglio di una foglia o di una corteccia, il rosso dei frutti su un albero enigmaticamente senza foglie o un intreccio di rami. Anche il tempo sembra essersi fermato nelle sue opere e in questo stato di attesa ogni elemento naturale appare misterioso e, in ogni caso, almeno per un momento intatto, infinito e universale, come nelle migliori opere poetiche o grafiche della grande tradizione estremo orientale.