È stato un incontro “affogato” nei temi della piu‘ stretta, e per taluni tratti drammatica, attualità quello tenuto dal professor Cottarelli nella giornata del 14 marzo, presso la sala Cavalcoli dalla Camera di Commercio di Ravenna.
Grazie all’iniziativa dell’associazione Asso.Ra.Ro. l’economista, in occasione della presentazione del suo ultimo libro “All’inferno e ritorno”, non si è sottratto alle tante domande mosse dagli interlocutori sugli argomenti di maggiore interesse tra i quali le dinamiche del debito pubblico, la carenza di crescita degli ultimi vent’anni,  la recente impennata dei prezzi e la validità dei più recenti strumenti introdotti per combattere la crisi, come il PNRR. Di grande interesse i temi legati alle pari opportunità offerte ai giovani nel percorso di studi e nell’accesso al lavoro.
I commenti del professore cremonese non hanno risparmiato l’attuale scenario internazionale che vede il conflitto bellico in Ucraina in primo piano, affrontando gli effetti della guerra sull’economia dei paesi occidentali e, in particolar modo, sull’Italia, senza tralasciare di disegnare i possibili scenari geo-economici dei prossimi anni. Interrogato sui principali temi locali ed inerenti le concessioni balneari ritiene che buona parte delle istanze presentate dagli imprenditori saranno inserite nel recepimento della Direttiva Bolkestein e che, nonostante le evidenze pubbliche, non prevede un ingresso preoccupante di società estere o multinazionali. Sul tema delle estrazioni, anch’esso di grande interesse per l’economia ravennate, gli orientamenti del governo aprono la possibilità ad una leggera ripresa della produzione ma non pare vi siano le condizioni per tornare ai regimi produttivi del passato.
La presenza del professore a Ravenna ha rappresentato un significativo momento di confronto tra la cittadinanza e uno dei più esperti e validi economisti del panorama italiano, già direttore del Fondo Monetario Internazionale e commissario alla Spending Review. La sua particolare disponibilità nonché l’estrema competenza in materia hanno trasformato l’evento in una lezione di economia che i ravennati ricorderanno a lungo.