foto di repertorio


Nella seduta di ieri il consiglio comunale, riunitosi in videoconferenza, ha approvato la delibera proposta dall’ assessora all’Urbanistica Federica Del Conte su “Valutazione in merito alla Variante all’elaborato Poc 13 ricognizione vincoli espropriativi e dichiarazioni di pubblica utilità del Poc ai sensi dell’articolo 3 della legge regionale 10/1993, finalizzata al rilascio dell’autorizzazione unica per la realizzazione e l’ esercizio del  rifacimento del metanodotto Ravenna mare – Ravenna terra ed opere connesse di interesse regionale DN 500-100 (20-4), DP 75 bar e relative dismissioni, Comune di Ravenna”.

La delibera è stata approvata con 24 voti favorevoli (gruppi di maggioranza, CambieRà, Forza Italia, Lega nord), 2  contrari (il consigliere Marco Maiolini del gruppo Misto e Ravenna in Comune); 3 astenuti (il consigliere Emanuele Panizza del gruppo Misto, La Pigna, Lista per Ravenna).

 

L’assessora Del Conte ha fatto presente che la variante, insieme all’altra approvata a maggio, riqualifica in maniera importante tutta la rete del metanodotto, rendendola più efficiente e allontanandola dalle zone più densamente abitate.

Gli interventi oggetto della delibera vanno quindi a completare quelli del rifacimento del metanodotto Ravenna Mare-Ravenna Terra di competenza statale e consistono nella ricostruzione e/o ricollegamento di 18 allacciamenti con relativo incremento della capacità di trasporto per una lunghezza complessiva di 15 chilometri, nonché nella dismissione di 40,5 chilometri della rete esistente, attualmente collocata in aree caratterizzate da intensa antropizzazione.

Ha chiesto quindi l’espressione di parere favorevole alla variante urbanistica, che va a modificare il Piano regolatore del 2003 nell’elaborato al Poc 13, per il rilascio dell’autorizzazione unica per l’apposizione del vincolo espropriativo. Ha fatto presente che per quanto concerne le procedure e le metodologie da adottare per le indennità ai proprietari dei terreni agricoli Snam ha sottoscritto accordi con le associazioni agricole di categoria del territorio.


Sono intervenuti: Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna), Marco Maiolini (gruppo Misto), Massimo Manzoli (Ravenna in Comune), Daniele Perini (Ama Ravenna), Marco Turchetti (Pd), Emanuele Panizza (gruppo Misto), Alberto Ancarani (Forza Italia), Samantha Gardin (Lega nord), Mariella Mantovani (Articolo 1-Mdp), Samantha Tardi (CambieRà), Raoul Minzoni (Italia Viva).


Il gruppo Lista per Ravenna, pur concordando sulla necessità dell’opera, ha sostenuto che si poteva fare di più  per non mettere in difficoltà le produzioni agricole; ha inoltre affermato di non concordare su un sistema di valutazione impostato nel complesso e non sulle singole osservazioni dei cittadini.

Il gruppo Misto ha rappresentato la propria contrarietà all’intervento in quanto insiste nell’utilizzo a lungo termine di una fonte fossile in una fase che dovrebbe essere di transizione verso fonti di energia sostenibile; a suo avviso l’amministrazione avrebbe dovuto accogliere gran parte delle osservazioni pervenute.

Il gruppo Ravenna in Comune ha espresso perplessità  in ordine a un intervento che continua ad investire su una fonte fossile, andando nel senso opposto a quello consigliato dalla fase di transizione verso energie rinnovabili senza peraltro dare risposte sufficienti alle osservazioni dei cittadini.

Il gruppo Ama Ravenna ha affermato di ritenere l’intervento migliorativo, in grado di riammodernare una rete vecchia, consentendo di evitare il centro storico e quindi l’abitato, lontano dalle scuole e comunque andando incontro alle esigenze degli agricoltori.

Il gruppo Pd, pur sottolineando l’obiettivo politico della transizione verso fonti sostenibili, ha fatto presente che tale fase sarà lunga e che nel frattempo occorre garantire servizi alla città e al territorio; la bontà dell’intervento è evidenziata anche dalla presentazione di poche osservazioni rispetto alla sua importanza.

Il gruppo  Forza Italia, nel sostenere di condividere le considerazioni fatte dai colleghi di minoranza,  ha però evidenziato la necessità di soppesare pro e contro sulle opportunità fornite dall’intervento e di ritenere che gli elementi a favore siano maggiori; ha quindi annunciato il proprio voto favorevole.

Il gruppo Lega nord ha affermato di considerare l’intervento necessario per mettere in sicurezza una rete vecchia, ponendo perplessità solo sui tempi di realizzazione e sugli impatti sulla finanza pubblica; l’intervento va a favore di un’intera comunità e al momento non possono essere utilizzate fonti alternative.

Il gruppo CambieRà ha annunciato il voto favorevole considerando l’importanza del rifacimento per tutta la comunità e rappresentato l’attesa ancora lunga per l’affermazione delle energie rinnovabili a cui si aspira; gli aspetti positivi sono a suo avviso di gran lunga maggiori.

Il gruppo Italia Viva ha evidenziato la necessità e l’importanza di riammodernare la rete esistente per rendere più operativo il servizio a favore dei cittadini con positivi riflessi anche sull’ambiente, dal momento che sono ancora poco decifrabili i tempi necessari alla auspicata decarbonizzazione.