Già lungo la battigia di Marina Romea e di Casal Borsetti si raccoglievano pesci morti di grossa taglia, amplificando le difficoltà del turismo balneare. Ma la situazione al momento più devastante è nel canale Destra Reno, a Mandriole all’altezza della chiusa prospiciente la fattoria Guiccioli, dove morì Anita Garibaldi.  Da qui, in uscita da un canale interno, prende avvio da giorni un’impressionante e nauseabonda massa di migliaia di pesci senza vita di ogni taglia destinata a raggiungere il mare a Casal Borsetti galleggiando su un’acqua cupa.

È assolutamente indispensabile –  senza però che alcuno, oltre alla popolazione locale afflitta da tanta desolazione, mostri neppure di essersene accorto – che le autorità pubbliche intervengano con urgenza. Innanzitutto per evitare maggiori danni all’igiene pubblica e alla salubrità ambientale, come sarebbe se il funebre convoglio ittico finisse in mare senza prima essere raccolto e incenerito, ma comunque per risalirne alle cause, fronteggiarle e possibilmente rimuoverle. Al riguardo, ci potrebbe stare una delle conosciutissime ordinanze del primo cittadino di Ravenna (“in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere esclusivamente locale le ordinanze contangibili e urgenti sono adottate dal sindaco”, art. 50 del Testo Unico degli Enti Locali)

Interrogo pertanto il sindaco, quale autorità locale della sanità pubblica, nonché presidente della Provincia, nonché presidente della Conferenza territoriale socio-sanitaria (organo di indirizzo e di controllo dell’AUSL Romagna), per conoscere se intende occuparsi di quanto sopra esposto compatibilmente coi suoi maggiori impegni.

Consapevole che il Consiglio comunale, riunito per l’ultima volta il 4 maggio scorso, potrà svolgersi, salvo ennesimo rinvio, solo il 13 giugno, invio copia della presente al dirigente del servizio Ambiente e al comandante della Polizia Locale di Ravenna perché esercitino al riguardo le rispettive competenze.