Sabato 22 novembre, alle 17, nella sala Lidia Savorani del Museo Civico Ugonia, si è tenuta l’inaugurazione della mostra “Le Vendicatrici”, curata da Logos APS nella persona della presidentessa Marilena Spataro. All’evento hanno preso parte l’assessora comunale alla Cultura Karen Chiarini, il consigliere regionale dell’Emilia-Romagna Niccolò Bosi, la consigliera comunale Tiziana Bertelli e il critico d’arte Alberto Gross.
La mostra riunisce 14 artisti – Anna Sticco, Bruno Cifarelli, Andrea Lecca, Andrea Gatti, Jacopo Rumignani, Renata Venturini, Margherita Cottone, Paola Tassinari, Alessandro Liotta, Concetta Capotorti, Elena Modelli, Mario Zanoni, Lorenzo Matteucci e Riccardo Cervelli – offrendo uno sguardo plurale sulle molte forme del femminile. Un percorso che attraversa temi di rinascita, consapevolezza e resistenza, restituendo al pubblico un mosaico di interpretazioni capaci di legare arte contemporanea e sensibilità sociale.
In occasione dell’evento, inserito nelle iniziative che ricordano la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’assessora Karen Chiarini ha sottolineato il valore culturale e civile dell’esposizione. “Con il mio Assessorato e tutta l’Amministrazione comunale crediamo che la cultura sia un luogo dove si costruiscono rispetto, memoria e futuro. Con questa mostra Brisighella rinnova il proprio impegno nel promuovere non solo bellezza, ma anche coscienza comunitaria. ‘Le Vendicatrici’ ci invita a riflettere sulla forza, la vulnerabilità e la dignità del femminile, ricordandoci quanto sia necessario continuare a costruire una cultura del rispetto”.
A seguito dell’inaugurazione, alle ore 18, nel Foyer del Teatro Pedrini si è svolto un reading poetico che ha visto intervenire Alberto Gross (critico), Marilena Spataro (storica dell’arte), Samantha Casella (regista internazionale), Anna Maria Carroli (poetessa) ed Enza Cangiano (attrice). Sul palco si sono alternati poeti e performer che hanno trasformato la parola in ritmo, immaginazione ed emozione.
“Il reading poetico è uno spazio libero, coraggioso, a volte ruvido, sempre autentico; è il luogo dove le parole diventano presenza, dove l’esperienza individuale si fa eco collettiva, dove le emozioni prendono forma senza chiedere il permesso. Ed è questo che lo rende straordinario: la poesia che smette di essere solo letta e torna ad essere vissuta”, ha aggiunto in conclusione l’assessora Chiarini.

























































