I sindaci dei Comuni della Bassa Romagna replicano alle informazioni errate a mezzo stampa in merito alle evacuazioni del 25 dicembre.
«Apprendiamo dalla stampa locale di critiche in merito alle evacuazioni che si sono rese necessarie durante il giorno di Natale. Tali affermazioni, soprattutto se pronunciate da soggetti che dovrebbero ben conoscere le procedure di protezione civile, ci lasciano sgomenti per la gravità e la superficialità con cui vengono proferite e rendono pertanto necessari alcuni chiarimenti, a tutela in primis dell’incolumità futura dei cittadini».
«Per prima cosa, è doveroso ricordare che i cittadini sono parte attiva della Protezione civile, come disciplinato dall’art. 31 del codice della Protezione civile (D.Lgs. 1/2018), per questo è fondamentale che sia chiaro che le ordinanze vengono emanate per prevenire situazioni di pericolo e non vanno in alcun modo sottovalutate. Il livello del pericolo va valutato in corso di evento e non solo ex post, quando dall’alto della propria presunzione risulta assai semplice fare valutazioni».
«L’efficacia di ogni misura di protezione si basa essenzialmente sul rapporto di fiducia che lega i cittadini ai rappresentanti istituzionali dei loro enti. Il tentativo, operato da chi non ricopre alcun incarico di protezione civile e quindi sentenzia senza avere il peso delle responsabilità morali e giuridiche della gestione delle emergenze, meramente volto a minare quella fiducia, è un atto non solo provocatorio, ma anche grave e sconsiderato».
«Le evacuazioni non vengono disposte “automaticamente” quando l’allerta è rossa – rimarcano i sindaci -: un dettaglio che chiunque intenda rilasciare affermazioni a mezzo stampa non può non conoscere. Le evacuazioni infatti non vengono stabilite in base al colore dell’allerta, ma al livello idrometrico dei singoli fiumi e, soprattutto, in base alle specifice criticità di situazioni puntuali. Ogni Unione o Comune è dotato di un proprio piano di Protezione civile che dispone specifiche misure di cautela da attivare. Per esempio, a Glorie e Villanova di Bagnacavallo, il cui argine è oggetto di importanti interventi tuttora in corso, vige un piano speditivo di protezione civile che prevede misure più cautelative in virtù della nota frattura argianale, motivo per il quale le evacuazioni vengono disposte prima che altrove».
«Ricordiamo ancora una volta che il primo obiettivo della protezione civile e degli amministratori è la tutela dell’incolumità delle persone – concludono i sindaci – e ogni decisione in tal senso viene condivisa anche in seno al Comitato di coordinamento soccorsi (Ccs), guidato dalla Prefettura. Nel Ccs sono presenti tutti i referenti di protezione civile, tra cui Arpae per la parte meteo e l’Agenzia regionale di protezione civile: pertanto ogni singola valutazione che porta i sindaci a decidere per i vari provvedimenti è assunta in maniera collegiale e dopo attente verifiche, che considerano l’evento durante tutto il suo sviluppo (facile parlare a cose fatte!), con tutte le possibili e inevitabili incertezze che caratterizzano le previsioni meteorologiche e considerando anche gli scenari più sfavorevoli. Il nostro obiettivo rimarrà al contrario sempre quello di essere onesti verso i nostri cittadini e di fare tutto quanto nelle nostre possibilità per garantire la loro sicurezza, anche quando assumere tali misure è “scomodo”, come a Natale».




























































