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“Il ritardo negli sfalci ordinari delle aree di competenza comunale sta raggiungendo livelli assurdi e inaccettabili, ma mai quanto le scuse dell’assessore competente.

Sostenere che ci siano 19 squadre impegnate per un appalto dato ad Azimut, società mista pubblico-privata, la cui parte pubblica è del Comune di Ravenna, attraverso Ravenna Holding, ma parlandone come se fosse una società “esterna”, è un insulto ai cittadini per i seguenti, ovvi, motivi:

Se 19 squadre sono poche, se ne usino di più; Se gli sfalci minimi previsti dall’appalto sono pochi, venga modificato il capitolato di appalto anche con un’appendice successiva;

Se sono aumentate le aree verdi che non vengono più curate da comitati cittadini e polisportive varie significa che le risorse economiche che erano previste come contropartita a questi soggetti rimangono nel bilancio comunale e consentono di essere utilizzate per rinforzare l’appalto. A meno che le risorse non continuino ad essere lasciate a questi soggetti che non tagliano più il prato magari solo perché le elezioni sono imminenti…

Peraltro, a dimostrare quanto siano discutibili le tesi dell’assessore, sono proprio le condizioni delle aree gestite da comitati cittadini che non hanno restituito la gestione al comune: in molti di quei casi gli sfalci sono regolari e frequenti. Basterebbe solo prendere esempio.

Insomma, ci sarebbe una sola cosa da fare anziché arrampicarsi sugli specchi: scusarsi con gli elettori e non ripresentare neppure la propria candidatura per totale incapacità amministrativa conclamata. D’altronde, persino il suo candidato Sindaco Barattoni ha ammesso in varie dichiarazioni che lo stato della manutenzione anche del verde non è ottimale.

In ogni caso nel programma di Forza Italia c’è un progetto diametralmente opposto a quello di Gallonetto e Barattoni: più sfalci e meno Società finto-private da mantenere a spese del contribuente.”

Alberto Ancarani