“Era il 2016 quando Michele de Pascale, allora candidato sindaco, prometteva con convinzione in campagna elettorale la realizzazione di un Beach Stadium a Marina di Ravenna. Una struttura innovativa, con 3.000 posti, fruibile tutto l’anno, capace di ospitare sport, eventi scolastici e concerti. Una risposta concreta alla crescita delle scuole di beach tennis nel territorio, che avrebbe reso Marina di Ravenna un punto di riferimento nazionale.

Oggi, dopo due mandati da sindaco e appena nominato presidente della Regione Emilia-Romagna, de Pascale ha annunciato con entusiasmo un progetto simile… ma a Cervia!

“Un gioco di squadra per fare di Cervia un polo sportivo di livello nazionale”, ha dichiarato de Pascale, presentando un nuovo accordo tra Figc, Lnd, Aics, Coni, Comune di Cervia e Regione per la realizzazione di una Beach Arena. Insieme al sindaco Missiroli, ha definito il progetto “la strada giusta per rafforzare il modello storico di Cervia”.

Il modello storico di Cervia? – si domanda incredulo Nicola Grandi -. Ma se si tratta del modello storico di Marina Ravenna, che negli anni ha visto ospitare competizioni anche mondiali!”.

Le dichiarazioni di De Pascale lasciano attoniti i cittadini ravennati, che da nove anni attendono invano la struttura promessa a Marina di Ravenna, una località conosciuta a livello internazionale per gli sport di spiaggia.

“E così Ravenna, ancora una volta, viene messa ai margini di scelte strategiche, dimenticata proprio da chi avrebbe dovuto difenderne e promuoverne lo sviluppo – commenta il candidato sindaco della coalizione di centro destra composta da Fratelli d’Italia, Forza Italia e lista civica Viva Ravenna -. Con la decisione di de Pascale, o meglio la sua ennesima promessa, si rafforza l’idea di Ravenna come periferia delle decisioni, città a cui si chiedono consensi, ma non si offrono risposte”.

Nicola Grandi, con la consueta forza propositiva che lo contraddistingue, dichiara: “Chiediamo che Ravenna non resti in panchina e proponiamo l’avvio di una sinergia tra Cervia e Ravenna, unendo le forze per dar vita a un polo sportivo costiero regionale, capace di valorizzare entrambe le realtà. Si potrebbe prendere come esempio la sinergia tra Forlì e Cesena per la candidatura a Capitale della Cultura”.

Il tempo delle promesse è finito: servono progetti concreti, visione territoriale e rispetto per gli impegni presi. Ravenna, ridotta a un mero bacino di consensi, merita di più.”