L’Unione della Romagna Faentina ha deciso di prorogare i termini per la partecipazione al bando, rivolto agli enti religiosi, per l’assegnazione di una quota dei proventi derivanti dagli oneri di urbanizzazione secondaria: contributi che i privati pagano per realizzare opere di urbanizzazione in caso di nuove costruzioni o ristrutturazioni. La misura mira a sostenere il recupero e la valorizzazione del patrimonio storico e culturale del territorio. La decisione di prorogare il termine per la presentazione delle candidature nasce dall’esigenza di accogliere le richieste degli enti religiosi che, in considerazione della complessità della documentazione richiesta e del numero di immobili di loro proprietà, hanno manifestato la necessità di disporre di un periodo di tempo maggiore per la preparazione delle domande. Il nuovo termine per la presentazione delle candidature è stato fissato alle ore 13.00 del 18 maggio 2025.

Per spiegare la materia, l’avviso pubblico si inserisce in un quadro normativo che prevede la possibilità per i Comuni di destinare una quota (in questo caso il 7%) dei proventi degli oneri di urbanizzazione secondaria agli enti religiosi, tenendo conto anche del valore monumentale e storico culturale degli edifici e nel rispetto dei principi di trasparenza, efficienza, efficacia, parità di trattamento, pubblicità e partecipazione. Questi fondi sono specificamente vincolati al finanziamento di interventi di riuso e rigenerazione urbana riguardanti edifici di culto e le loro pertinenze. Gli interventi ammissibili comprendono il recupero degli edifici di culto, nonché la riqualificazione di opere parrocchiali, istituti religiosi educativi e assistenziali, e attrezzature per attività culturali, ricreative e sportive, purché gestite senza fini di lucro.

L’iniziativa dell’Unione della Romagna Faentina sottolinea l’importanza del ruolo svolto dagli enti religiosi nella conservazione del patrimonio culturale e nell’offerta di servizi alla comunità. Attraverso questo bando, si intende, quindi, promuovere il recupero di immobili di valore storico e artistico, spesso bisognosi di interventi di restauro e adeguamento, con benefici diretti per la qualità urbana e la vivibilità del territorio.