Pubblichiamo la lettera di Nicoletta Zampriolo, animalista impegnata nell’associazionismo e candidata con Progetto Ravenna (lista a sostegno della candidatura di Alessandro Barattoni), sulla lista “Ambiente e Animali” che sostiene la candidatura a sindaco di Alvaro Ancisi.
“Gentilissimi,
apprendo oggi dalla stampa che è stata presentata la lista “Ambiente e Animali” per le elezioni amministrative del Comune di Ravenna, che sostiene la candidatura a sindaco di Alvaro Ancisi in coalizione con la Lega.
Tale lista viene esplicitamente definita come lista delle associazioni Enpa e Clama.
In quanto iscritta ad Enpa e sostenitrice di Clama e di tutte le associazioni animaliste di Ravenna, vorrei esprimere il mio disappunto verso tale scelta. Ritengo che le associazioni dovrebbero rimanere assolutamente apartitiche. La lista in questione, anche se si definisce civica, è in coalizione con la Lega, si suppone quindi che ne condivida i valori. Tali valori sono però totalmente incompatibili con quelli del mondo animalista, in quanto la Lega ha dimostrato più volte il disprezzo per la vita sia umana (si veda la sua posizione sui migranti) sia animale (si vedano le proposte di legge sulla caccia). La stessa Enpa nazionale poco più di un anno fa aderiva ad una petizione contro il disegno di legge della Lega sulla caccia. Come si concilia tutto ciò con questa alleanza elettorale?
Diverso sarebbe stato se la lista Ambiente e Animali fosse stata puramente civica e non apparentata ad alcun partito, ma purtroppo non è questo il caso.
Io stessa sono candidata alle amministrative con un’altra lista, ma non mi sono mai permessa, né mai lo farò, di usare il nome di Enpa o delle altre associazioni a cui sono iscritta per farmi pubblicità nella campagna elettorale.
Spero che si sia trattato di un errore in buona fede e che non si permetta mai più a nessuno di strumentalizzare politicamente le nostre associazioni e il mondo animalista. Mi piacerebbe leggere una presa di distanza da questo progetto da parte della dirigenza Enpa, sia nazionale che locale.”
Nicoletta Zampriolo

























































