“A metà febbraio scorso ha sollevato scandalo, non solo a Ravenna, l’indagine scientifica elaborata dall’“International Center for Social Research” (Icsr), che ha classificato la nostra città tra quelle italiane con le strade più dissestate, cioè con l’indice di pericolosità maggiore per numero di incidenti e peggiore manutenzione. Sopralluoghi effettuati successivamente sul territorio comunale, con dossier fotografici, sull’Area notoriamente più deficitaria, la n. 3 “Darsena”, che dal vastissimo omonimo quartiere di città si estende all’area industriale di via Baiona e a quella portuale, hanno portato il vicepresidente di questo Consiglio territoriale, Alessandro Garofalo, a dichiarare pubblicamente che quest’ultima “ha probabilmente le strade messe peggio”.
Il problema non era sconosciuto alla Giunta de Pascale almeno dal 2021, quando aveva inserito, nel programma triennale dei lavori pubblici, “Interventi di manutenzione straordinaria sulla viabilità in ambito portuale”, finanziati con un milione di euro, da effettuare nel 2022, motivati così: “Diversi tratti presentano numerose fessurazioni anche negli strati profondi, cedimenti del sottofondo, avvallamenti dovuti principalmente a fenomeni di fatica meccanica indotta dal traffico pesante presente. La situazione di degrado attuale altera in modo significativo la regolarità del piano viabile, costituendo un oggettivo rischio per la sicurezza della circolazione veicolare”. Tra novembre e dicembre 2022 erano stati approvati il Documento preliminare alla progettazione, con atto dirigenziale, e in un colpo solo il Progetto di fattibilità tecnica ed economica e quello definitivo/esecutivo, con deliberazione della Giunta stessa. Sarebbe dunque bastato procedere all’affidamento dei lavori, perché, nel giro di pochi mesi, le opere di risanamento stradale più urgenti fossero compiute.
Così però non è stato, nel silenzio totale dell’amministrazione comunale, che tocca ora rompere al sottoscritto, consigliere comunale di opposizione, per il fatto che il 4 marzo scorso la Giunta Sbaraglia ha approvato, fuori sacco (succede perché non lo si impari subito), un nuovo “Progetto di fattibilità tecnica ed economica e esecutivo”, che però riguarda gli antichi “Interventi di manutenzione straordinaria sulla viabilità in ambito portuale (anno 2022)”. In questi due anni, gli operatori del porto hanno sollevato numerose proteste, tenute però in sordina, fuorché da Lista per Ravenna, che il 9 settembre 2024 rivolse a de Pascale un’interrogazione sullo “Scontro ferroviario in destra Candiano il 1° agosto e la grave insicurezza dei lavoratori e della viabilità veicolare nel porto di Ravenna”.
Saranno i balsami climatici delle imminenti elezioni comunali, ma stavolta possiamo essere quasi sicuri che, effettuati i passaggi burocratici per l’affidamento dei lavori e passati altri tre mesi circa per la loro effettuazione, le piaghe maggiori della viabilità portuale saranno miracolosamente risanate, anche perché pagherà tutto l’Autorità Portuale, a cui sta per essere trasferita l’amministrazione di queste strade.
Gli interventi riguardano la manutenzione straordinaria soprattutto di via Classicana, strada principale di accesso al porto, in particolare il tratto di circa due chilometri maggiormente ammalorato posto tra la rampa del ponte su via Darsena San Vitale e la rotonda con via Rubboli, che presenta numerose avvallamenti e fessurazioni nella corsia nord, direzione porto/Ravenna. Questa porzione della Classicana è compresa tra via Piomboni e l’inizio della rampa in prossimità del ponte su via Darsena. Si interverrà pure sulla stessa via Darsena e su via Paleocapa, che presentano anch’esse notevoli dissesti e deterioramenti puntuali diffusi.”


























































