Nella primavera 2021 Lista per Ravenna rivolse al sindaco un’interrogazione sul “Forte aumento della discarica dei rifiuti inerti a Piangipane”, lamentando “danni all’ambiente e alla popolazione”.  Si tratta del progetto di modifica dell’impianto di smaltimento e recupero dei rifiuti inerti derivanti da lavori edili (cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche, miscele bituminose) situato in via Bartolotte, con un aumento delle quantità di rifiuti trattabili da 100 mila tonnellate l’anno a 150 mila e un incremento dei mezzi pesanti da 12.250 a 17.500. Percorso obbligato per questo traffico pesante è la via Canala, stretta e perigliosa  arteria che collega Ravenna con Piangipane, dalla quale si immette in via Bartolotte, quasi un viottolo di campagna non asfaltato, sollevando nuvoloni di polvere irrespirabile, oltreché problemi di pericolosità e di stabilità. La cittadinanza ne era totalmente all’oscuro, la Giunta comunale non se n’era occupata, il Consiglio territoriale di Piangipane ne fu informato da Nicola Carnicella, consigliere di Lista per Ravenna.

L’allarme, lanciato pubblicamente, con eco sulla stampa, è stato utile.

I POLVERONI – Possiamo oggi constatare che, sul problema dei polveroni, con l’inquinamento atmosferico che ne deriva, la Regione ha imposto una serie di prescrizioni, tra cui: installazione di un anemometro sotto controllo pubblico, affinché ogni attività sia sospesa quando la velocità del vento superi i 6 metri al secondo e vengano applicati sistemi di bagnatura tra i 4 e 6 metri; movimentazioni di carico, scarico e stoccaggio tali da limitare al massimo l’emissione di polveri; definizione di una procedura interna in cui siano fissati la cadenza, la durata ed il numero degli interventi di bagnatura, spruzzatura, nebulizzazione, ecc., con annotazione, su un apposito registro a disposizione dei controlli, di ogni loro mancata attuazione (per anomalie, avarie, meteo…); predisposizione di una procedura di gestione dei mezzi (ad esempio garantendone l’uscita a pieno carico), in modo da ridurre i transiti su via Bartolotte; preventiva creazione di una barriera verde di laurus nobilis alta 120 centimetri, con un sistema di irrigazione ed obbligo di adeguata manutenzione.

IL DISSESTO DI VIA BARTOLOTTE – Lista per Ravenna sottolinea in particolare la risposta ricevuta sulle pessime condizioni di via Bartolotte, soggette ad un accordo sottoscritto il 5 aprile scorso dal Comune e dall’impresa titolare dell’impianto rifiuti inerti, che pone a carico di questa una serie di interventi: l’asfaltatura a regola d’arte dei primi 200 metri dall’incrocio con via Canala (fino ad oggi inesistente, tranne che nei primi 36 metri, però da rifare totalmente); per gli altri 600 metri fino all’impianto, esecuzione, in autunno e in primavera, o con maggiore frequenza se necessario, dei lavori di livellazione ed eliminazione delle buche mediante stabilizzato a bassa polverosità o riciclato frantumato a base di asfalto e/o a base di idoneo calcestruzzo; per tutti gli 800 metri, rifacimento e risagomatura delle banchine su entrambi i lati, con la formazione di bocchette per le acque di scolo; se il transito dei mezzi pesanti produrrà cedimenti del fondo viario, ripristino della regolarità del piano stradale previo accordo col servizio Strade del Comune. Al Comune toccano il rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale, il monitoraggio delle condizioni di percorribilità della strada e lo sfalcio dei cigli stradali.