Dopo aver presentato un’interrogazione in consiglio comunale, al quale è stata data solo parziale risposta, il consigliere comunale Alessio Grillini, capogruppo dell’omonima formazione, ha inviato una lettera alla direzione dell’Ausl Romagna per chiedere maggiori chiarimenti sui 58 casi di violenza di genere riscontrati in 11 mesi al Pronto Soccorso di Faenza, dove le vittime dei maltrattamenti si sono presentate per richiedere cure e medicazioni.
Nel rispetto della privacy delle persone coinvolte, Grillini aveva chiesto nella propria interrogazione in consiglio comunale come si fossero evoluti questi 58 casi, quante denunce erano state presentate alle forze dell’ordine, quanti percorsi di protezione erano stati attivati e quanti casi riguardassero persone di origine straniera e quanti italiani. Nella propria lettera, ora, Grillini chiede anche un dato statistico legato all’età.
Il testo della lettera inviata alla direzione dell’azienda sanitaria:
“Nel giorno dedicato al contrasto alla violenza sulle donne, mi pareva dare giusto risalto alla giornata, evidenziando anche il vostro progetto di stanze rosa, protette, che mi è piaciuto fin da subito.
Aziende come la vostra, e come il comune, ovviamente fanno scelte così specifiche a fronte di numeri. Ed i numeri ci sono stati forniti dal Sig. Sindaco, 58 casi in 11 mesi, un dato davvero allarmante.
Ho presentato quindi una interrogazione nella quale chiedo semplicemente di analizzare ulteriormente questi numeri, perché una pubblica amministrazione sana e virtuosa, leggendo i numeri, può capire dove migliorare, dove crescere, dove investire.
Dove? Dalla scuola? Più punti di ascolto per chi arriva nel nostro paese da lontano? Più iniziative? Non lo so, ma analizzare i dati, è il punto di partenza di qualsiasi progetto.
La vostra risposta non nascondo mi preoccupa, in primis perché senza analisi dei numeri sembra più una iniziativa spot, od ancora peggio, mediatica.
In seconda analisi la vostra risposta infanga il ruolo di un consigliere, che rappresenta gli elettori, le istituzioni, e soprattutto la democrazia.
Mai mi sarei aspettato di sentirmi replicare da una azienda come Asl: “Ma saranno domande!”
Solo agli elettori spetta di giudicare l’operato di un esponente politico, nel bene e nel male.
Ed in nessun caso, quando si opera nel pieno delle proprie facoltà, nessuno può tacciare un consigliere, soprattutto un ente pubblico.
Purtroppo è un atteggiamento che ritrovo usuale nei banchi della maggioranza, Sindaco ahimè compreso, atteggiamento che nella mia testa richiama senso di onnipotenza dal sapore di regime.
Non mi sarei mai aspettato un allineamento in tal senso dal Asl, che voglio pensare nasca da una serie di passaggi viziati ed incomprensioni.
Vi chiedo pertanto un chiarimento, ed una risposta ai miei quesiti”.

























































