Lo scorso 23 dicembre, nell’ultimo Consiglio Comunale dell’anno, è stato approvato in via definitiva il PUA della lottizzazione in Darsena Bagnari-Gamberini. I giornali riportano che hanno votato a favore tutte le liste e i partiti della coalizione che sostiene de Pascale: Pd, Lista de Pascale sindaco, Movimento 5 Stelle e Pri. Anche Ravenna Coraggiosa. Parliamo di 6 torri di 10 piani in affaccio alla sponda sud del Canale Candiano. Parliamo ancora di residenziale, con 200 nuovi appartamenti, e di commerciale, tra cui l’immancabile supermercato.

Ravenna in Comune non è rappresentata in Consiglio Comunale, non avendo partecipato come lista alle ultime elezioni, e quindi non abbiamo potuto esprimerci durante la riunione di giovedì scorso. Non è un segreto che sarebbe stato un voto contrario, visto che abbiamo manifestato il nostro dissenso su questo progetto e su questo tipo di cosiddetta rigenerazione sin da quando è stata annunciata, un anno fa. Vale per i comparti di proprietà Bagnari-Gamberini, come per quello CIA Conad già CMC. Replicare in Darsena il modello che ha portato a circa 20 mila alloggi vuoti, tantissimo commerciale con la scritta “vendesi” e la proliferazione senza fine delle brutte cattedrali della GDO, lo abbiamo sempre considerato assurdo dal punto di vita della gestione del territorio e vergognoso per quanto attiene la distruzione dell’unicità della Darsena.

Come detto, invece, c’è stato il voto convinto a favore di Ravenna Coraggiosa, filiale ravennate della lista regionale della Schlein. In Ravenna Coraggiosa, lo ricordiamo, è confluita la filiale ravennate di Sinistra Italiana che, nella precedente consigliatura, aveva invece appoggiato la nostra lista. Non è certo strano che una componente della maggioranza voti allo stesso modo del resto della maggioranza. Tuttavia rileviamo come, sia da parte di Ravenna Coraggiosa che di Sinistra Italiana, fossero venute per lunghi mesi proposte di dialogo in funzione di una partecipazione di Ravenna in Comune alla (allora) nascente riedizione della coalizione pro de Pascale. Il ragionamento era che solo partecipando alla coalizione si sarebbe potuto condizionarne l’operato su tanti temi che potremmo sinteticamente definire propri dell’ambientalismo di sinistra.

Il ragionamento non ci ha convinto, in quanto il PD ha dimostrato dalla sua fondazione assoluta coerenza con il suo credo nel libero mercato cui qualunque altro valore deve cedere. Né de Pascale ha messo in campo nei primi cinque anni da Sindaco la benché minima volontà di discostarsi da tale modello. Anche quest’ultimo voto è coerente con questo pensiero. Quindi, semmai, anche gli ultimi (in ordine di tempo) 23mila mq lottizzati ci confermano nella correttezza della valutazione a suo tempo fatta: non c’è spazio in una coalizione con il PD per una sinistra ambientalista. Se Ravenna Coraggiosa e Sinistra Italiana sono favorevoli a tirar su 6 inutilissime torri da 10 piani in Darsena, forse sono loro a dover dare spiegazioni. Anche perché, se il buon giorno del de Pascale 2 si vede dal mattino…

[l’immagine è tratta dalla pagina fb del Comune di Ravenna (Instagram pic by @lilly.64). Per quanto si prospetta, anche per il futuro la Darsena darà il meglio di sé… al buio!]