Nel Comune di Ravenna non era mai accaduto, a memoria degli uffici comunali, che fosse presentata al sindaco una petizione che si avvicinasse neppure a tremila firme. Si è andato anche molto oltre in questi giorni, quando un pacco di moduli della petizione: “SALVIAMO IL PARCO VERDE DEL QUARTIERE NULLO BALDINI”, sottoscritti in un mese e mezzo da 3.640 cittadini, è stato consegnato allo Sportello Unico Polifunzionale di viale Berlinguer dal primo firmatario, Roberto Romagnoli, e dal secondo, Alvaro Ancisi a nome di Lista per Ravenna, accompagnati simbolicamente per l’occasione da una piccola delegazione dei residenti di quartiere che hanno attivamente promosso l’iniziativa.

Nella petizione, lanciata il 6 giugno scorso, si legge, in estrema sintesi, quanto segue.

“Il quartiere Nullo Baldini non accetta che il Parco pubblico alberato di via Nizza, suo insostituibile polmone verde, sia cementificato con la costruzione di un edificio scolastico per l’infanzia altrimenti ubicabile. Molteplici le ragioni di interesse pubblico generale che si oppongono a questa scelta, a partire dal netto contrasto con i princìpi e le disposizioni poste a base del Regolamento comunale del Verde. Non essendoci necessità di un numero maggiore di strutture educative per l’infanzia, causa il calo notevole delle nascite, l’obiettivo dell’amministrazione comunale di costruirne una nuova per adeguamenti da compiere sulla dotazione esistente deve essere perseguito prioritariamente senza consumare una parte del raro suolo urbano vergine, bensì utilizzando un’area già edificata da risanare. In ogni caso, non può essere demolito il Parco verde alberato di via Nizza, altri non essendocene, propriamente detti, nel quartiere Nullo Baldini, così preservando la zona fittamente abitata circostante dagli ulteriori problemi di inquinamento e di insicurezza provocati dall’aumento del traffico stradale”.

IL SINDACO E NOI

  1. La petizione, appena lanciata la notizia dell’imminente avvio della raccolta firme, ricevette l’immediata attenzione e la disponibilità all’ascolto da parte del sindaco, che espresse l’impegno di ricevere gli organizzatori dell’iniziativa, approfondendo se e come dar loro una risposta positiva.
  2. Tanto che, in un dichiarazione pubblica del 6 giugno stesso, egli ha affermato: “L’Amministrazione, vista la situazione, esaminerà eventuali proposte alternative e quella di utilizzare l’ex scuola infermieri, di proprietà dell’AUSL, potrebbe essere in effetti una soluzione fattibile”. L’utilizzo di tale ex scuola figura infatti nella petizione come soluzione preferita.
  3. Il 28 giugno, il sindaco, interrogato a proposito del nuovo complesso scolastico per l’infanzia da costruire, ha dichiarato che, sulla base anche di alcune riflessioni emerse in queste settimane abbiamo studiato anche soluzioni alternative che non includano quell’area”, legittimando così la diffusa convinzione che il parco di via Nizza sia salvo.
  4. Dopodiché l’obiettivo da perseguire, contenuto esso stesso nella petizione, è che venga “arredato, fornito di panchine e di giuochi per i bambini”, affinché, destinato per sempre alla sua vitale funzione ecologica e sociale, “sia fruito pienamente dalla popolazione dell’intero quartiere”. Più alta sarà la voce dei cittadini, più avremo certezza del risultato totale.

UN ABBRACCIO CORALE

 Restando in attesa della convocazione da parte del sindaco, rivolgiamo un grazie sentito, unendoli in un solo abbraccio, tutti i cittadini che, con tanta partecipazione, convinzione ed entusiasmo, hanno sottoscritto la petizione, e in particolare quanti hanno contribuito con molto impegno, finanche con la disponibilità dei locali, ad organizzare capillarmente la raccolta delle firme sul territorio, nonché l’associazione Legambiente e il movimento giovanile ambientalistico “Friday for Future” (“Venerdì per il Futuro”), che hanno espresso adesione all’iniziativa.