Nuove piste ciclabili realizzate a Faenza in via Boaria, via Graziola, via Volta e via Manzoni realizzate con i fondi distribuiti dalla regione per la mobilità sostenibile in questo periodo di emergenza Covid. Gli interventi sono stati presentati dall’amministrazione comunale con un comunicato stampa. Le piste, già ultimate nei giorni scorsi, hanno quindi già affrontato il giudizio delle associazioni che si occupano di mobilità sostenibile in città, Fiab e Legambiente, che non hanno mancato di evidenziare comunque alcune criticità:

“Siamo davvero felici che i soldi dati dalla regione questa estate per l’emergenza Covid, per realizzare “ciclabili di emergenza”, abbiano finalmente dato frutti” commentano le due associazioni prima di scendere nel dettaglio nell’analizzare le nuove piste:

“La corsia ciclabile su Via Graziola ha attraversamenti ciclabili con precedenza delle bici sulle auto: finalmente! Speriamo che questa buona prassi sia copiata in altri punti della città” spiega Fiab.

Su entrambi i lati della carreggiata, la nuova pista ciclabile di Via Graziola presenta elementi di novità nell’ambito del sistema ciclabile a Faenza. Innanzitutto si tratta di una pista ciclabile, riservata ai soli ciclisti, in un contesto nel quale le piste miste, ciclabili e pedonali, ne rappresentano la quasi totalità” aggiunge Legambiente

“Purtroppo però, in alcuni tratti la corsia si restringe pericolosamente: si segnala, infatti, la inadeguata larghezza della pista ciclabile nel suo tratto centrale, in corrispondenza con l’accesso ai campi sportivi. E, ormai fatalmente inevitabile, la mancanza di connessione con le altre porzioni della rete ciclopedonale a Faenza.”

Via Volta: “Bene ma anche questo resta un tratto isolato da tutto il resto, ci auguriamo presto una connessione” auspica Fiab “Essendo un percorso misto, pedonale e ciclabile, si aggiunge alla stragrande maggioranza dei percorsi misti presenti nel comune di Faenza, rinunciando, anche questa volta, a contribuire ad un necessario riequilibrio a favore di percorsi riservati ai soli velocipedi (biciclette).” spiegano le due associazioni”

Via Boaria: “Tornano gli “spezzattini” di ciclopedonali agli incroci, con cartelli di fine ed inizio ciclabile. (incrocio con strada laterale via Morgagni). In tutto, via Boaria si interrompe ben 4 volte” Aggiunge Legambiente: “Ostacolanti, a nostro parere, sono anche le soluzioni adottate negli incroci con presenza di rotonde, peraltro già segnalate in Via Baccarini”.

Via Manzoni: “Essendo una strada scolastica, (istituto Oriani e poco distante media Lanzoni) ci aspettiamo una pedonalizzazione in orari entrata uscita. La corsia ciclabile secondo il senso di marcia delle auto non risolve il problema dei ragazzini che vanno in bici in controsenso. Sarebbe stato meglio, per favorire la ciclabilità, realizzare una corsia in controsenso ciclabile sulla sinistra, togliendo i posti auto”. Secondo Legambiente: “Risulta stretta e, come da tradizione a Faenza, non si connette con nessun’altra pista ciclabile e termina, inserendo l’ennesimo frammento ciclabile nel già frammentato sistema di ciclabili a Faenza”.

Via Ballardini: “La corsia ciclopedonale protetta da cordoli, all’intersezione con via Mezzarisa, fa una brusca curva e rientranza, con scomodissimo attraversamento pedonale. Infine sbuca nel nulla , le bici si debbono buttare su via Lapi, svoltando a destra, ma se devono andare verso Porta Montanara a sinistra come fanno ? È davvero pericoloso”

Infine

“Su via Lapi le nostre proposte di creare corsie ciclabili, togliendo posti auto, permangono.

Chiediamo alla giunta e al Sindaco di mantenere fede alla promessa fatta in campagna elettorale e creare finalmente la Consulta della Bicicletta, con Fiab, Legambiente, in primis. In modo che tecnici e amministratori possano ascoltare le nostre proposte prima di realizzare interventi, o per migliorare i progetti già in essere”