L’alluvione del maggio scorso porta ancora un pesante carico di disagi. Uno di questi è la chiusura del ponte sul Santerno lungo la S.P 253R S. Vitale nel Comune di Sant’Agata sul Santerno dalle 8,30 alle 20 nei giorni lavorativi, spesso anche al sabato. L’interruzione è dovuta ad un’ordinanza del settore viabilità della provincia di Ravenna per “la necessità di ripristino strutturale dell’argine in destra idraulica del fiume Santerno a monte dell’abitato di S. Agata sul Santerno, oltre ai lavori sull’argine destro che si sono resi necessari in corso d’opera”.
La viabilità est-ovest tra Massa Lombarda e Lugo viene garantita da due percorsi alternativi passanti a nord per Cà di Lugo e sud per Bagnara di Romagna.
“Pesanti sono le conseguenze, particolarmente ad inizio e fine giornata quando si accentua il traffico pendolare. Un aumento dei tempi di percorrenza su una viabilità secondaria che non è strutturata per sopportare questa tipologia di traffico e sta accusando l’uso con evidenti segnali di degrado. Tante le lamentele che ogni giorno vengono espresse dai cittadini che abitano ad est ed ovest del ponte, ma anche da chi per svariati motivi dovrebbe transitare sul Santerno. L’impatto è quindi molto vasto riguardando più comuni della Bassa Romagna.
Come Coordinamento Terzo Polo Bassa Romagna ci sentiamo in dovere di raccogliere questo disagio e di portarlo all’attenzione di chi gestisce questo cantiere. E’ evidente che il totale ripristino degli argini del Santerno sia una priorità assoluta, ma questo non può prescindere però dall’organizzare i lavori in modo da evitare i disagi sopra segnalati. Se la soluzione adottata poteva essere accettabile nei primi tempi, siamo convinti che sia ora necessario individuare delle alternative tecnico organizzative che possano mitigare in parte i disagi lamentati. Sosteniamo l’iniziativa del primo cittadino di Massa Lombarda Daniele Bassi nonché assessore alla sicurezza nella giunta dell’Unione della Bassa Romagna che in una lettera firmata anche dai tre capigruppo dei gruppi consigliari Marconi, Brini e Morra, indirizzata a tutti gli Enti competenti, fa proprie le rimostranze dei cittadini massesi e segnala “le crescenti, non più sopportabili difficoltà che l’ordinanza ha procurato e sta procurando”, proponendo come soluzione alternativa “l’utilizzo di mezzi operativi formalmente idonei a percorrere le strade ordinarie e/o di movieri o semafori per gestire il traffico alternativamente sulle due corsie.”
Auspichiamo che almeno a livello locale si arrivi a mettere in atto soluzioni tecniche che aiutino i cittadini della Bassa Romagna a superare il più celermente possibile questa catastrofe, e a ritrovare al più presto un’accettabile qualità della vita”.