Via libera del Consiglio dei ministri al nuovo decreto sul Green Pass, che prevede l’obbligo del certificato verde per docenti, studenti universitari e per chi usa trasporti a lunga percorrenza. Non sarà necessario sui mezzi di trasporto locali. Il titolo del decreto è “Misure urgenti per l’esercizio in sicurezza delle attività scolastiche, in materia di università e dei trasporti”. Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha dichiarato che finora sono stati scaricati 53 milioni di Green Pass.

I docenti che non avranno il certificato saranno sospesi e non riceveranno lo stipendio dopo 5 giorni di assenza. Tutto il personale della scuola e dell’università, si legge nel decreto, “al fine di garantire la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione in presenza del servizio essenziale d’istruzione”, dovrà avere ed esibire il Green pass. “Il mancato rispetto delle disposizioni è considerata assenza ingiustificata e, a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominato”

Dall’inizio dell’anno scolastico tutto il personale dovrà dunque dimostrare di essere vaccinato, oppure guarito oppure aver effettuato un tampone con esito negativo.

Mascherine anche alle elementari e tamponi rapidi a pochi euro

Il ministro della Scuola Bianchi ha spiegato che i ragazzi al di sopra dei 6 anni dovranno portare le mascherine, a scuola.

In base a un accordo stabilito tra il commissario per l’emergenza Covid, generale Francesco Figliuolo, il ministro della Salute Roberto Speranza e i presidenti di Federfarma, Assofarm e FarmacieUnite, il costo dei tamponi rapidi in farmacia sarà di 8 euro per i ragazzi tra i 12 e i 18 anni e 15 euro per tutti gli altri italiani. Questo accordo è in vigore fino al 30 settembre.

Trasporti a lunga percorrenza

Scatterà dal 1 settembre l’obbligo di green pass per i trasporti, senza anticipazioni ad agosto come qualcuno nel governo sperava , così da consentire l’organizzazione dei controlli.

La certificazione sarà richiesta per i treni a lunga percorrenza — Alta velocità, Intercity — e per i traghetti extraregionali, ma non per i mezzi che viaggiano all’interno della stessa Regione.

La capienza di treni, traghetti, aerei: dal 50% all’80%

Raggiunto l’accordo anche per quanto riguarda la capienza: quella dei trasporti a lunga percorrenza (a cominciare dai treni) dovrebbe passare dal 50% all’80% dei posti disponibili.

Alberghi

 Nel decreto non c’è una norma specifica ma il Cdm ha confermato quanto già previsto: i clienti che vogliono accedere ai ristoranti e ai bar al chiuso all’interno delle strutture non dovranno utilizzare il Green pass. Per i centri benessere degli alberghi, invece, il pass servirà come stabilito dal decreto di luglio.

Quarantena per gli immunizzati e Reithera

La cabina di regia tra i capigruppo di maggioranza ha anche dato il via libera ad altri due provvedimenti. Il primo riguarda la quarantena per chi ha completato il ciclo vaccinale ed entra in contatto con un positivo al Covid: dovrà rimanere in isolamento non più dieci giorni ma sette, al termine dei quali dovrà fare un tampone. Un’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza definisce invece la procedura per chi fatto la sperimentazione con il vaccino di Reithera e ha avuto una o due dosi di quel farmaco: ci sarà un certificato di esenzione temporanea alla vaccinazione valida fino al 30 settembre. A rilasciare il certificato sarà il medico responsabile del centro dove e’ stata fatta la somministrazione.

San Marino e Sputnik, c’è l’esenzione Un’esenzione è prevista dal decreto anche per i cittadini residenti a San Marino, dove la maggior parte della popolazione è vaccinata con Sputnik, il farmaco russo non riconosciuto dall’Ema. Per loro è prevista l’esenzione fino al 15 settembre.

Le regole in vigore da venerdì 6 agosto

Green pass per mangiare nei locali, fare sport, assistere agli spettacoli, partecipare ad eventi nei luoghi chiusi. Venerdì 6 agosto entrerà in vigore il decreto del governo che obbliga i cittadini a presentare la certificazione verde per svolgere una serie di attività. Ecco le regole e le sanzioni per chi non le rispetta. In questo approfondimento, invece, gli ultimi aggiornamenti sull’ipotesi di introdurre, da settembre, il green pass obbligatorio anche per scuole e trasporti.

Obbligatorio per chi ha più di 12 anni

Il green pass deve essere mostrato da tutti i cittadini di età superiore ai 12 anni. Sono esentati «i soggetti che hanno idonea certificazione medica».
Il decreto stabilisce che in zona bianca è valido il green pass ottenuto dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino e ha una validità di 9 mesi. Nelle zone gialla, arancione e rossa il green pass ottenuto dopo la prima dose è valido per accedere a tutti «i servizi e le attività consentiti e alle condizioni previste per le singole zone».
Può avere il green pass chi ha un certificato di guarigione nei precedenti sei mesi, oppure ha effettuato un test molecolare o antigenico o salivare nelle 48 ore precedenti e ha avuto esito negativo.
Per ottenere e scaricare il green pass bisogna aver ricevuto un sms con il codice authcode che dovrà essere inserito sulla pagina Internet dgc.gov.it oppure sulla app Immuni. Sulla app IO, invece, compare direttamente. Chi non riesce a scaricare il green pass può esibire il certificato cartaceo.

Palestre, piscine e circoli sportivi

Per svolgere l’attività sportiva al chiuso sarà obbligatorio esibire il green pass. L’elenco delle attività comprende: piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive.

Stadi e palazzetti

Negli stadi e nei palazzetti dello sport in zona bianca, «la capienza consentita non può essere superiore al 50 % di quella massima autorizzata all’aperto e al 30 % al chiuso».
In zona gialla «la capienza consentita non può essere superiore al 25 % di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 2.500 per gli impianti all’aperto e a 1.000 per gli impianti al chiuso». Rimangono validi «i protocolli attualmente in vigore che prevedono l’assegnazione preventiva dei posti per consentire l’eventuale tracciamento dei casi positivi, il distanziamento quando ci sono gli assembramenti e comunque dei posti a sedere, ingressi separati dalle uscite, l’utilizzo della mascherina al chiuso».
Il decreto prevede che «quando non è possibile assicurare il rispetto delle condizioni previste dai protocolli, gli eventi e le competizioni sportivi si svolgono senza la presenza di pubblico».

Ristoranti e bar

In zona bianca e gialla si dovrà presentare il green pass se si vuole andare al ristorante, al bar, nei pub, nelle pasticcerie e gelaterie al chiuso e sedersi al tavolo.
Non sarà necessario il green pass per chi sta all’aperto.
Non sarà necessario il green pass per le consumazioni al bancone.
Al chiuso è previsto un numero massimo di sei persone al tavolo.
Per i banchetti seguenti le cerimonie civili e religiose il green pass era già stato previsto. Non c’è un numero massimo di persone a tavola. Il buffet rimane consentito «mediante somministrazione da parte di personale incaricato, escludendo la possibilità per gli ospiti di toccare quanto esposto». La modalità self-service può essere eventualmente consentita per buffet realizzati esclusivamente con prodotti confezionati in monodose.
Il decreto prevede l’ingresso con il green pass «nelle zone gialla, arancione e rossa, laddove sia consentito e alle condizioni previste per le singole zone».

Eventi e spettacoli

Il green pass sarà obbligatorio per numerose attività del tempo libero. La lista comprende:
– Spettacoli aperti al pubblico
– Musei, istituti e luoghi della cultura
– Mostre, sagre e fiere
– Convegni e congressi
– Centri termali, parchi tematici e di divertimento
– Centri culturali, centri sociali e ricreativi limitatamente alle attività al chiuso
– Sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò
In zona bianca e in zona gialla «gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali o spazi anche all’aperto, sono svolti esclusivamente con posti a sedere pre-assegnati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale».
È obbligatorio indossare la mascherina e mantenere il distanziamento.
In zona bianca «la capienza consentita non può essere superiore al 50 % di quella massima autorizzata all’aperto e al 30 % al chiuso nel caso di eventi con un numero di spettatori superiore rispettivamente a 5.000 all’aperto e 2.500 al chiuso».
In zona gialla la capienza consentita non può essere superiore al 50 % di quella massima autorizzata e il numero massimo di spettatori non può comunque essere superiore a 2.500 per gli spettacoli all’aperto e a 1.000 per gli spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala».
Se non si possono rispettare i protocolli «sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico».

Multe e sanzioni

I cittadini che non hanno il green pass rischiano la multa fino a 400 euro, ridotta se pagata entro cinque giorni. Per gli esercenti «dopo due violazioni commesse in giornate diverse, si applica, a partire dalla terza violazione, la sanzione amministrativa accessoria della chiusura da uno a dieci giorni