La Procura ravennate ha chiesto il rinvio a giudizio di 227 pazienti per falso ideologico in concorso nell’ambito delle simulate vaccinazioni anti-Covid19 eseguite da Mauro Passarini, 66enne ginecologo e medico di famiglia originario di Bologna, ma residente da tempo a Marina di Ravenna, arrestato dalla polizia in esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere la sera del 10 novembre 2021 e da luglio scorso tornato completamente libero (tanto che il suo nome figura tra quelli dell’Ordine dei medici).

In sintesi secondo le verifiche della squadra Mobile coordinate dal pm Angela Scorza, Passarini avrebbe simulato l’iniezione di parecchie dosi di vaccino Pfizer a molti no-vax (dichiarati o potenziali) arrivati anche da fuori regione per quella manovra: il tutto allo scopo di fare loro ottenere il green-pass.

La maxi-udienza preliminare – come riportato dai due quotidiani locali – è stata fissata per inizio febbraio 2024.
Passarini non ci sarà perché la sua posizione è stata stralciata: deve rispondere anche di peculato per via della contestata appropriazione di fiale di vaccino contro il Covid 19 trovate abbandonate nel suo ambulatorio; e di evasione per avere parlato il 17 novembre 2021 a un giornalista uscendo di casa mentre si trovava ai domiciliari. Nella lista degli accusati, figura tra gli altri il nome di un noto politico ravennate: Alberto Ferrero, segretario e capogruppo in Comune di Fratelli d’Italia. (ANSA).